La conclusione sarebbe dovuta avvenire il 31 dicembre.
Con sorpresa di tutti, l’esperimento del traffico intercode per le due ruote è stato appena esteso a 21 dipartimenti.
Nuova estensione del sistema di circolazione intercode (CIF). Avviato nel 2016, l’esperimento è stato ancora una volta, e con sorpresa di tutti, prorogato con un decreto pubblicato nel Gazzetta ufficiale dal 31 dicembre 2024. “Non vi è alcun motivo per cui l’esperimento del traffico interlinea debba essere esteso”, afferma il testo, che fissa il 31 luglio 2025 come nuova data finale. Questo ennesimo rinvio dovrebbe consentire al Cerema (Centro studi e competenze su rischi, ambiente, mobilità e pianificazione) di ottenere ulteriori dati per determinare il futuro di questa pratica.
Come promemoria, “La circolazione intercorsia è caratterizzata dalla circolazione tra le file di veicoli poste sulle due corsie, aventi lo stesso senso di marcia, quelle più a sinistra di una carreggiata”spiega il decreto del 28 luglio 2021. La pratica è strettamente regolamentata poiché è autorizzata solo su “autostrade e strade a doppia carreggiata separate da uno spartitraffico centrale e con almeno due corsie ciascuna, dove la velocità massima autorizzata è maggiore o uguale a 70 km/h”. Inoltre, le auto devono essere ferme o procedere molto lentamente (le moto che effettuano la manovra non possono superare i 50 km/h) ed è vietato a un veicolo in fila sorpassare un altro veicolo in posizione analoga.
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Dopo i primi test del 2016 – con risultati contrastanti – l’esperimento è stato esteso a 21 dipartimenti nel 2021, dove resta quindi in corso: Bocche del Rodano, Alta Garonna, Gironda, ‘Hérault, Isère, Loira Atlantica, Nord , il Rodano (compresa la metropoli di Lione), il Var, le Alpi Marittime, il Drôme, Vaucluse, Pirenei orientali e gli 8 dipartimenti della regione dell’Île-de-France (vale a dire Essonne, Hauts-de-Seine, Parigi, Seine-et-Marne, Seine-Saint-Denis, Val-de-Marne , Val-d’Oise e Yvelines). L’esperimento dovrebbe consentire di migliorare il flusso del traffico e valutare l’impatto sulla sicurezza stradale.