Dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi
22 dicembre 2024 (modifica alle 20:02) -BERGAMO
Controsorpasso. Faticoso come non mai, ma se poi spunta uno come De Ketelaere tutto è possibile. L’Atalanta risponde al Napoli, piegando il calcio bello e coraggioso dell’Empoli grazie alla magia finale del suo fuoriclasse. Doppietta per CDK, 5 gol in campionato e 10 stagionali. Undicesima vittoria di fila per la Dea che torna in vetta e si gode l’estro abbagliante del suo fenomeno biondo.
L’EMPOLI C’E’
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Gasperini squaderna il tridente CDK-Retegui-Lookman, mentre dietro c’è Djimsiti al posto di Hien. In mezzo Pasalic colma il vuoto lasciato dalla squalifica di De Roon. D’Aversa deve rinunciare anche a Viti (oltre alle punte Solbakken e Pellegri) così vara una difesa a tre con Cacace sulla sinistra. La linea di centrocampo è a cinque ma con i tre centrali, Henderson, Grassi e Anjorin, molto aggressivi nell’attaccare gli spazi. In avvio la reattività dell’Empoli impaluda il passo dell’Atalanta, troppo macchinosa nella costruzione dal basso. Il tocco sottoporta di Djimsiti e la svirgolata di Ederson dopo un combinato con Lookman sono segnali fallaci. Sono i toscani a dettare le regole del match. Carnesecchi anticipa d’un soffio Colombo, poi al 12’ l’Empoli passa: dormita nerazzurra su rimessa laterale, Henderson riceve in area tutto solo, crossa basso al centro per Colombo che gela Carnesecchi. Dea colpita a freddo e un po’ sfasata. Retegui si siede per un problema muscolare, stringe i denti, ci prova, ma al secondo stop (“tirotto” coscia sinistra) deve lasciare il posto a Zaniolo. La reazione nerazzurra è rabbiosa ma poco lucida. Guizzo di testa di Kolasinac: Vasquez e il palo dicono di no. La triade Henderson, Grassi, Anjorin continua a immobilizzare ogni pensiero di Pasalic e Ederson. Si cerca quindi direttamente la profondità delle punte con Zaniolo che si mette tra Lookman e De Katelaere. Così, il pari arriva, grazie soprattutto all’estro dei singoli. Zappacosta crossa dalla trequarti, bel movimento di Zaniolo che apre il varco per la testa di CDK, implacabile nel punire il ritardo di Cacace. Eccola la scossa che sbrina l’Atalanta: la verticalità fatta a ritmi da Dea manda l’Empoli alle corde. Djimsiti coglie il palo di testa, poi Lookman, fino al quel momento irriconoscibile, piazza la zampata. Sull’ennesimo cross, Zaniolo serve di petto Ademola la cui rapidità è una sentenza per Goglichidze e Ismajili. Si va così al riposo con la Dea davanti, nonostante un primo tempo a marce ridotte. La grandezza si vede anche da questi dettagli.
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LA MAGIA DEL CDK
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Il giochismo dell’Empoli resta una costante, specie ora che c’è da rimontare, mentre l’Atalanta rimane conservativa. CDK e Ederson sfiorano il palo, ma il tocco di Djimsiti su Grassi in area diventa rigore dopo il viaggio di Feliciani al monitor. Minuto 56: Esposito buca Carnesecchi e si torna in parità. Gasp mette Samardzic, Hien e Ruggeri, D’Aversa risponde con Fazzini e Maleh. I ritmi restano alti, gli assetti sono i medesimi con l’Empoli che cede campo ma non lucidità davanti alla pressione dell’Atalanta. Gasp inserisce Cuadrado al posto di Bellanova. Si gioca in una sola trequarti, quella empolese. Il fortino regge. Anzi no. Perché contro il talento duro e puro c’è poco da fare. Minuto 86: De Ketelaere dribbla tutti come birilli e poi trova l’angolino basso. Fenomeno. Sipario.
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