Il Genoa rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria casalinga, che non arriva dall’ultima della scorsa stagione, quando sconfisse il Bologna. Dopo sei risultati utili consecutivi il Napoli passa a Marassi ma è la sconfitta più dolce ed indolore per la squadra rossoblùche nella ripresa, dopo il dominio partenopeo della prima frazione, mette alle corde gli uomini di Conte, salvati solo dalle parate di Meret.
Genoa in maglia nera davanti ai quasi 34000 del Ferraris, con Vitinha ad affiancare Pinamonti, con Miretti che scala a centrocampo e Thorsby in panchina: una scelta alla luce di quanto visto nella prima frazione forse azzardata da parte di Vieira, i centimetri del norvegese sarebbero stati importanti in un primo tempo in cui gli ospiti hanno segnato due reti e colpito una traversa sempre vincendo i duelli ad alta quota.
Dopo cinque minuti trema la traversa di Leali sull’incornata di Lukakuservito da destra dopo una doppia veronica di Politano e poi spedendo a lato sottomisura trenta secondi dopo. Il centrocampo azzurro prende possesso del match, con un tourbillon continuo e con Lobotka a far girare i compagni, con Di Lorenzo che spesso lascia la fascia destra per accentrarsi e creare la superiorità numerica in mezzo e con Neres che delizia la platea con alcuni colpi di tacco mai fini a se stessi, di classico stampo brasiliano. Il Genoa cerca il break all’11’ con l’accelerazione di Zanoli che a destra lascia sul posto Olivera e traversa al centro dove Vitinha tarda nella conclusione e viene contrato dalla scivolata disperata di Rrhamani. Ma il dominio dei napoletani è premiato al 15’ quando Neres da sinistra traversa con il contagiri per l’incornata vincente di Anguissa.
Neanche il tempo di riorganizzarsi che al 23’ arriva il raddoppio: ancora Neres impazza a sinistra e guadagna una punizione sulla trequarti per l’opposizione di Badelj, calcia Lobotka e nel cuore dell’area premia lo stacco di Rrhamani che con un’inzuccata non forte ma precisa infila l’angolo opposto alla destra di Leali, apparso non irreprensibile nella circostanza.
Partita in discesa per i campani che per tutta la prima frazione regalano un senso di superiorità, con Lobotka inesauribile facitore di gioco in mezzo al campo, supportato al meglio dal cavallone Anguissa e dal classico interno Mc Tominay, sostanza e precisione al servizio dei suoi, con Di Lorenzo e Olivera che fungono da centrocampisti aggiunti, Politano che costringe Martin a restare molto basso e Neres che regala giocate di qualità e mette in costante apprensione Sabelli.
Genoa non pervenuto in fase offensiva, con una punizione calciata alta da Pinamonti e con Vitinha completamente avulso dal gioco e spettatore non pagante nei primi quarantacinque minuti.
Dopo la pausa si assiste ad un’altra partita: passano sessanta secondi quando una gestione troppo morbida degli ospiti permette a Pinamonti di concludere di giustezza dal limite, con Meret che inizia la sequenza dei suoi interventi che risulteranno decisivi, sventando in corner la conclusione indirizzata nell’angolo basso alla sua sinistra.
Ed al 6’ il Grifone è bravo a rientrare in partita: Vitinha ha l’unico spunto interessante di una partita non brillante sfuggendo ad Anguissa e servendo Pinamonti che nel cuore dell’area controlla e firma il suo sesto centro stagionale. Marassi diventa una bolgia, la Nord ci crede e la formazione di Conte perde quelle certezze che aveva nella prima fase. Al quarto d’ora è provvidenziale una chiusura di Bani che ferma Politano lanciato a rete dalla sponda di Lukaku ma al 20’ diventa ancora decisivo Meret che va a togliere la sfera dall’angolo alla sua destra su incornata di Badelj, che cinque minuti dopo, a corto di energie, viene sostituito da Thorsby, con Ekuban che fa il suo rientro al posto di Vitinha. Anche Conte ne cambia due, con Kvara per un Neres spentosi alla distanza come tutta la squadra e Simeone per un Lukaku che a parte lo spunto iniziale si è visto poco, Thorsby entra tarantolato e vince tutti i contrasti, crescono le prestazioni di Frendrup, Zanoli e Martin ed al 33’ il pressing frenetico fa perdere una palla sanguinosa ad Anguissa, con Pinamonti che da sinistra tenta un tiro cross che attraversa l’area piccola napoletana. Il Napoli cerca di allentare la pressione ed al 35’ il destro di Mc Tominay servito da Anguissa sorvola la sbarra di Leali che nella ripresa non effettuerà neppure una parata al contrario del suo collega dalla parte opposta, che al 40’ si oppone con l’aiuto del palo alla doppia deviazione di Pinamonti e Balotellientrato al posto di Miretti per l’assalto finale, con Norton Cuffy in campo per Sabelli. Conte rinserra le fila ed inserisce Spinazzola per Politano ed al novantesimo è ancora decisivo il numero uno ospite sull’insidioso tiro cross di Balotelli che dopo il velo di Ekuban prende velocità sull’erba ed il riflesso in corner di Meret salva la vittoria che permette ai suoi di issarsi in testa alla classifica, aspettando la risposta dell’Atalanta domani contro l’Empoli.
Nei cinque minuti di recupero con il mestiere e l’esperienza e qualche perdita di tempo di troppo la formazione ospite riesce a smorzare la pressione rossoblù, con Simeone fermato in corner da Bani e Kvaratskhelia che ciabatta a lato una buona palla servitagli da Spinazzola.
Ed il fischio finale di La Penna sancisce la vittoria soffertissima degli uomini di Conte, che negli spogliatoi parlerà di un Napoli fortunato nella seconda parte di match e che dovrà fare tesoro di un calo di tensione che una squadra che ambisce al titolo non deve e può permettersi.
Complimenti al Genoa che, dopo un primo tempo da incubo, è stato capace di rientrare subito in partita mettendo alle corde una delle migliori formazioni del campionato; rimane il dubbio di cosa poteva essere e non è stato, la formazione iniziale senza la fisicità e la bravura nel gioco aereo di Thorsby ha patito non poco il gioco ad alta quota degli ospiti, capaci di indirizzare la partita con due colpi di testa.
Una ripresa condotta con grinta, temperamento e anche buone manovre che deve far ben sperare in vista della doppia trasferta ad Empoli e Lecce che chiuderà il girone d’andata; tra i singoli premiamo le prove di Zanoli, Frendrup cresciuto alla distanza, Thorsby, entrato alla grande in partita e Pinamonti, ancora a segno e pericolo costante nella ripresa per la difesa avversaria. Per la prima volta abbiamo visto segnali importanti di ritrovata condizione fisica da parte di Balotelli, che nei dodici minuti in cui è rimasto in campo ha sfiorato il gol in un paio di occasioni, mentre ci si aspetta qualcosa di meglio in termini di qualità da parte di Vitinha, ancora una volta deludente al netto dello spunto che ha portato alla rete di Pinamonti.
GENOA-NAPOLI 1-2 Serie A 2024-25 Tabellino
GENOA (4-3-3): Leali 5,5 – Sabelli 5,5 (34’ s.t. Norton Cuffy n.c.) Bani 6 Vasquez 6 Martin 6 – Miretti 6 (38’ s.t. Balotelli 6,5) Badelj 6 (25’ s.t. Thorsby 7) Frendrup 6,5 – Zanoli 6,5 Pinamonti 6,5 Vitinha 5,5 (25’ s.t. Ekuban 6) All: Vieira 5,5
NAPOLI (4-3-3): Meret 8 – Di Lorenzo 6,5 Rrhamani 6,5 Juan Jesus 5,5 Olivera 6 – Mc Tominey 6,5 Lobotka 7,5 Anguissa 6,5 – Politano 6 (42’ s.t. Spinazzola n,c,) Lukaku 5,5 (28’ s.t. Simeone 5,5) Neres 6,5 (28’ s.t. Kvaratskhelia 6) All: Conte 6
Arbitro: La Penna di Roma 6
Note: pomeriggio freddo, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Sabelli, Frendrup (G) Juan Jesus (N). Calci d’angolo 6-5 per il Napoli. Spettatori paganti 33435. Recupero: 2 + 5 minuti.
MARCO FERRERA