Guilbert para sulla linea: rosso e rigore di Castellanos. Nella ripresa Morente fa 1-1, poi il montenegrino indovina il destro della vittoria. Ma Kaba e ancora Morente graziano Provedel in pieno recupero
Elmar Bergonzini
21 dicembre 2024 (modifica alle 23:36) – MILANO
Risposta immediata. Anche se per darla la Lazio ha faticato parecchio. Eppure i biancocelesti vincono 2-1 a Lecce, si rialzano dopo lo 0-6 subito lunedì con l’Inter e si prendono, almeno momentaneamente, il quarto posto in classifica. Con il Lecce ridotto in 10 dal recupero del primo tempo (espulso Guilbert), sono decisivi i gol di Castellanos, su rigore (48′ della prima frazione di gara) e Marusic (all’87’). Il Lecce, pur in inferiorità numerica aveva pareggiato a inizio secondo tempo con Tete Morente, e aveva sfiorato il 2-2 con Kaba (traversa). Nel finale tensione per un sasso lanciato dalla tribuna in direzione di Guendouzi.
LA GARA
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Baroni recupera Romagnoli e lo schiera al centro della difesa. Isaksen, Dia e Zaccagni si muovono invece dietro a Castellanos. Il Lecce risponde con il 4-3-3 con Pierotti, Krstovic e Tete Morente. Sono i padroni di casa a tenere più palla, con la Lazio che però fin dai primi minuti si rende pericolosa in contropiede: al 6′ è Lazzari, dal limite, a mettere in difficoltà Falcone. Il Lecce risponde con Tete Morente che, con una conclusione al volo, impegna Provedel. I biancocelesti sfruttano gli spazi che il Lecce concede e al 25′ sfiorano il vantaggio con Isaksen che, di testa, si fa respingere la conclusione da Coulibaly con Falcone a terra. Pochi minuti dopo è ancora il danese a sfiorare il vantaggio: lanciato da Castellanos, Isaksen mette in seria difficoltà il portiere avversario. Il Lecce spinge e guadagna una serie di calci d’angolo (5-0 a fine primo tempo), ma non riesce a creare occasioni nitide. Dalll’altra parte è Castellanos a impegnare ancora Falcone: l’argentino, spalle alla porta, si alza il pallone e calcia al volo da fuori, trovando però pronto il portiere leccese. Il primo tempo si chiude con l’episodio che indirizza la partita: Rovella recupera palla al limite e imbuca per Castellanos che calcia con forza, Falcone para, il Taty ci riprova e Guilbert respinge di pugno sulla linea di porta. Per l’arbitro Manganiello è rosso e rigore, che proprio Castellanos trasforma portando avanti i suoi.
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LA RIPRESA
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Nel secondo tempo la Lazio sembra voler chiudere la partita, con Tavares che cerca Dia in area, ma è bravo Baschirotto ad anticipare l’africano. Il Lecce però non si fa intimidire con Tete Morente che batte Provedel con un tiro potente e preciso dal limite che si infila nell’angolino. La Lazio prende campo e alza il ritmo, i padroni di casa sono però bravi a concedere pochi spazio pur giocando in inferiorità numerica. I biancocelesti trovano anche il gol con Dia, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. La Lazio gioca anche con la linea difensiva molto alta, con il Lecce che, con personalità, cerca più volte l’imbucata costringendo Provedel a intervenire in più occasioni ben oltre la propria area di rigore. La partita è viva, le squadre sono lunghe ed entrambe cercano la vittoria, ma nelle due trequarti campo regna la confusione. E così, all’87’, il gol del 2-1 della Lazio, per quanto cercato e voluto, è anche fortunoso: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Marusic, al volo, a bucare Falcone. Al 95′ Kaba, servito da Rebic, colpisce in pieno la traversa di testa. Sulla respinta è Pierotti a divorarsi il 2-2, calciando fuori da ottima posizione. Finisce così: al Lecce resta solo la buona prestazione, la Lazio si prende i 3 punti e il quarto posto. In attesa della Fiorentina che lunedì sfiderà l’Udinese.
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