Le pagelle del Lecce
Wladimiro FALCONE 7: para veramente di tutto, tranne le due traiettorie “inevitabili”: il rigore di Castellanos e la volée angolatissima e tra una selva di gambe di Marusic.
Frédéric GUILBERT 6: sfonda spesso e volentieri sulla fascia destra. A fine primo tempo causa – con quel braccio sulla linea di porta – il rigore laziale che sblocca la partita e si becca il cartellino rosso. Le intenzioni, tuttavia, erano più che buone. Anzi, disperate, dal momento che la conclusione a porta vuota del Taty Castellanos avrebbe potuto solamente terminare in fondo al sacco.
Federico BASCHIROTTO 6: inizia distratto e approssimativo, si rende poi protagonista di una prova difensiva decisamente arcigna.
Gaby JEAN 6: talvolta si attarda a riprendere posizione, il difensore francese classe 2000 ex Annecy.
Dal 90’+2 Nicola Sansone: sv.
Patrizio DORGU 6,5: inesauribile sulla fascia sinistra nel primo tempo e, nel corso del secondo tempo, lungo la destra dove viene spostato per esigenze tattiche.
Lassana COULIBALI 6: in mediana, l’ex Salernitana alterna interventi puntuali a giocate un po’ troppo prevedibili ed elementari. La sufficienza, però, c’è.
Medón BERISHA 7: salvataggio mostruoso su Zaccagni, in estirada, intorno al 74’. In generale, nel suo presidio centrale di metà campo, le prende tutte, facendo ripartire sempre l’azione, da bravo metronomo. Esce dal campo, esausto, al minuto 79.
Dal 79' Mohamed Kaba 6.5: il centrocampista franco-guineano ex Valenciennes entra col piglio giusto e sfiora il 2-2 di testa con quella traversa che reclama ancora vendetta.
Hamza RAFIA 6,5: prestazione di sostanza e qualità tra le linee, di raccordo con Pierotti e Krstovic.
Dal 60' Balthazar Pierret 6.5: chiave di equilibrio tra difesa e metà campo per un Lecce costretto in inferiorità numerica per tutta la ripresa.
Santiago PIEROTTI 6: corsa, sacrificio, rabbia agonistica. Mezzo voto in meno, ovviamente, per quel gol mancato a porta spalancata in pieno recupero dopo la traversa di Kaba.
Nikola KRSTOVIC 5,5: usa molto il fisico ed è difficile da marcare. Ma, là davanti, come spesso gli succede, cade nello stesso errore: quando si ritrova con la palla tra i piedi, abbassa la testa e parte dritto ignorando totalmente i compagni di squadra che lo circondano.
Dal 60’ Ante Rebic 6,5: l’ex Milan, come sempre, entra e spacca gli equilibri. In pieno recupero lavora magistralmente il pallone spedito sulla traversa da Rafia.
Tete MORENTE 7,5: segna – con uno straordinario tiro di controbalzo a inizio ripresa -, difende con grande generosità, si mostra sicuro in ogni giocata e all’ultimo respiro, dalla distanza, rischia di siglare anche il 2-2. L’attaccante linense si è ufficialmente sbloccato.
Mister Marco GIAMPAOLO 6,5: il suo Lecce perde ma, nel secondo tempo, in inferiorità numerica, comanda in campo e mette dietro la lavagna la Lazio. Grandissima personalità.
Le pagelle della Lazio
Ivan PROVEDEL 6: imprendibile il controbalzo di Tete Morente al 50’. In generale, non commette errori.
Manuel LAZZARI 5,5: non riesce a spingere come secondo i suoi standard lungo la corsia destra.
Dall’84’ Adam Marusic 7: i fantallenatori, già rassegnati al più laconico degli “sv”, si sono dovuti ricredere saltando dal divano con quel piazzato angolatissimo, al volo, spentosi alle spalle di Falcone. Sorpresa inaspettata.
Mario PAZZO 4,5: davvero distratto in occasione della rete di Tete Morente. Fuori posizione, tiene tutti in gioco.
Alessio ROMAGNOLI 5,5: spesso e volentieri in difficoltà, l’ex Milan, nelle uscite difensive sul pressing salentino.
Nuno TAVARES 6: ancora non al meglio fisicamente, l’ex Nottingham Forest fornisce comunque una prestazione di qualità lungo l’out di sinistra.
Dal 70’ Luca Pellegrini 5,5: entra male in partita, perdendosi nelle giocate più semplici.
Matteo GUENDOUZI 6,5: solito agonismo accesissimo a metà campo. Una costanza di rendimento che non l’abbandona mai.
Nicolò ROVELLA 6,5: suo il filtrante per Castellanos in occasione della doppia chance del Taty prima del calcio di rigore biancoceleste.
Gustav ISAKSEN 5,5: si propone discretamente tra le linee d’attacco, ma davanti allo specchio è assai timido.
Dal 70' Loum Tchaouna 5,5: falloso e scoordinato. L’ex Salernitana finisce pure nel “libretto dei cattivi”.
Boulaye DIA 5: male da trequartista centrale. L’ex Salernitana tocca pochissimi palloni e vaga per il campo, smarrito, per oltre un’ora di gioco.
Dal 64' Pedro 7: solita qualità inarrivabile. Suo il pallone dalla sinistra, ribattuto corto da Tete Morente, in occasione del pari firmato Adam Marusic.
Mattia ZACCAGNI 6: non appare in grande condizione per tentare la giocata vincente là davanti. La sufficienza deriva dalle numerose volte in cui si sacrifica in fase difensiva.
Dall'84' Tijjani Noslin: sv.
Valentin CASTELLANOS 7: primo tempo spaziale con rigore procurato e trasformato con grande freddezza. Ripresa, tuttavia, giocata un po’ in sordina.
Mister Marco BARONI 6,5: grande ex di turno, la “sfanga” con l’inattesa rete di un cambio come Adam Marusic. Merita comunque gli applausi perché contro il Lecce di Marco Giampaolo, specie al “Via del Mare”, comincia a essere difficile per tutti.
Baroni: “Soddisfatto? Nel calcio non esiste l’io, altrimenti giocherei da solo”
Credito video: Eurosport