Calcio dell’Algeria– La Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha recentemente annunciato l’imminente apertura di una seconda sede a Rabat, in Marocco, dopo quella del Cairo, in Egitto. Una decisione che non manca di suscitare polemiche, perché mette in luce la crescente influenza del presidente della Federcalcio marocchina (FRMF), Fouzi Lekjaa, all’interno degli organismi africani.
Se ufficialmente questo progetto mira a rafforzare l’efficienza operativa della CAF e sostenerne lo sviluppo, alcuni osservatori lo vedono come una manovra strategica per garantire al Marocco un posto privilegiato sulla scena calcistica africana. Fouzi Lekjaa, che ricopre posizioni chiave presso il CAF, sembra svolgere un ruolo centrale in questa iniziativa, alimentando i timori di un’eccessiva concentrazione di potere attorno al Marocco.
Questa decisione potrebbe accentuare il sentimento di ingiustizia tra le altre nazioni africane, che potrebbero sentirsi emarginate. L’apertura di una sede aggiuntiva a Rabat dà l’impressione che il Marocco goda di un’influenza sproporzionata all’interno della CAF, mettendo in discussione l’equilibrio necessario per un’equa governance del calcio africano.
Inoltre, alcuni critici sottolineano che questo approccio rischia di indebolire l’unità del calcio africano. La storica sede della CAF al Cairo simboleggiava un punto di ancoraggio neutrale e storico. L’aggiunta di Rabat come centro decisionale potrebbe essere vista come un tentativo di imporre una nuova dinamica, in cui il Marocco avrebbe un vantaggio significativo rispetto alle sue controparti africane.
Pertanto, lungi dall’essere unanime, la creazione di questo secondo quartier generale a Rabat solleva questioni legittime. Se la CAF intende veramente promuovere lo sviluppo del calcio africano, è imperativo evitare qualsiasi concentrazione di potere a vantaggio di un singolo Paese.
Leggi anche:
Mondiali: la Francia sbarra la strada all’Algeria (UFFICIALE)
Belgium
