La partita tra PSG e Lione (3-1) è stata segnata domenica sera da una breve sospensione del gioco dopo i cori ingiuriosi provenienti dal corner di Auteuil.
52° minuto di gioco domenica sera al Parco dei Principi. L'arbitro della partita Benoît Bastien decide di sospendere per qualche istante la partita tra PSG e Lione. Il motivo: canzoni offensive provenienti soprattutto dalla curva d'Auteuil. Sui maxischermi dello stadio viene poi visualizzato un messaggio di prevenzione che indica che “i cori ingiuriosi sono vietati” e che “la partita potrebbe essere interrotta o persa”. Già nel primo tempo certi cori contro i lionesi avevano spinto lo speaker del Parco dei Principi a fare un annuncio chiedendo il ritorno alla normalità. “Per favore, fermate i messaggi offensivi, altrimenti la partita potrebbe essere interrotta o addirittura persa per il club”, ha annunciato.
Ma questa volta il Collectif Ultras Paris insiste. “Ma fanno sul serio? Tutti i fine settimana ci sono canzoni così e solo al Park succede”, commenta freddamente un frequentatore della curva. Il capitano Achraf Hakimi e il centrocampista Vitinha decidono di rivolgersi ai propri tifosi per chiedere il ritorno della calma. I due uomini si rivolgono al “capo” della tribuna inferiore di Auteuil. Un luogo dove è presente il K-Soce Team, il gruppo di maggioranza della CUP al centro di tutte le attenzioni delle ultime settimane.
Il PSG condanna i cori sentiti domenica
Durante la partita contro lo Strasburgo del 19 ottobre, i tifosi parigini erano già stati additati per i cori omofobi contro i marsigliesi. Il PSG ha visto lo stand Auteuil parzialmente chiuso per l'accoglienza a Tolosa il 22 novembre. Per aver interrotto la partita di ieri, il club della capitale rischia una multa, anche se la squadra LFP precisa che il PSG resta molto impegnato quotidianamente contro questi cori. Nel club condanniamo i cori offensivi sentiti durante la partita. Il Paris Saint-Germain continua ad adottare tutte le misure, prima e durante le partite, per garantire che il Parco dei Principi rimanga un luogo inclusivo per tutti. Il club lavora da tempo attivamente per bandire comportamenti discriminatori e promuovere un ambiente rispettoso, dove ogni tifoso possa godersi il calcio in completa sicurezza.
Ricordi del pedaggio di Fresnes-lès-Montauban
Durante questo incontro anche uno striscione è passato del tutto inosservato. Sui teloni neri rilasciati brevemente nello stand a livello del gruppo LCC si leggeva: “25/05/2024: se non imbottisci le tue donne, ari i campi”. Parole che fanno eco all'esito della rissa avvenuta al casello di Fresnes-lès-Montauban mentre gli allenatori di entrambe le squadre erano in viaggio verso Lille per la finale della Coupe de France attraverso l'autostrada A1. Una parte del casello ha preso fuoco anche dopo che un autobus ha preso fuoco. I due gruppi si sono poi ritrovati in un'area di sosta dell'autostrada prima che i tifosi del Lione decidessero di scappare attraverso i campi. Una scena riemersa recentemente sui social network e che ha riacceso le tensioni tra i due partiti.
Da parte di OL non ci saranno ulteriori reclami o annunci. Ma questi striscioni hanno commosso i tifosi e la società. Ciò ci ricorda che l'indagine su questo fascicolo è ferma. Un clima teso, lontano da quello sullo stand presidenziale dove, secondo il clan parigino, la dirigenza del Lione avrebbe ringraziato calorosamente Nasser Al-Khelaïfi e il PSG per l'accoglienza e l'amicizia. Secondo il clan lionese, Laurent Prud'homme, Matthieu Louis-Jean e Daniel Congré, rispettivamente direttore generale, direttore tecnico e coordinatore sportivo dell'OL, hanno lasciato il canestro del Parco dei Principi cinque minuti prima della fine della partita a causa dell'insistenza delle canzoni.
Arthur Perrot, con Edward Jay