All'indomani dei cinque omicidi perpetrati non lontano da Dunkerque, un aggiornamento sui primi elementi conosciuti della tragedia.
I fatti
I cinque omicidi sono stati commessi sabato in meno di due ore, vicino a Dunkerque. La sanguinosa serie è iniziata a Wormhout, dove un imprenditore di 29 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel cortile di casa sua. L'uomo che ha sparato si è poi diretto in macchina verso la costa. Intorno alle 16:00, due agenti di sicurezza della zona portuale di Loon-Plage, che pattugliavano il loro posto di lavoro, sono stati uccisi da diversi colpi di arma da fuoco. Pochi minuti dopo, cinque chilometri più avanti, sempre alla periferia di Loon-Plage, lungo la strada sono stati uccisi anche due migranti.
Sabato sera una grande forza di polizia è stata schierata per bloccare l'accesso alla strada Mardyck, che porta alla zona portuale dove si trova anche uno dei tanti campi migranti della costa.
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Il sospettato
Intorno alle 17, un giovane si è consegnato ai gendarmi di Ghyvelde, a 25 km da Loon-Plage, accusandosi dei cinque omicidi. Nella sua auto sono state poi ritrovate diverse armi da fuoco (fucili). Immediatamente messo in custodia di polizia, “è sconosciuto ai servizi di polizia e all'autorità giudiziaria”, ha detto il pubblico ministero di Dunkerque. Originario del comune di Ghyvelde dove si è recato, il presunto assassino è un camionista di 22 anni, secondo “La Voix du Nord”. Registrato presso un poligono di tiro, l'uomo avrebbe detenuto le sue armi in piena legalità.
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Il giorno dopo i fatti il suo movente esatto non è ancora chiaro, ma le indagini si stanno muovendo verso un regolamento di conti. Secondo una fonte vicina al caso citata dall'AFP, potrebbe esserci stata una controversia professionale tra il presunto assassino e le due aziende in cui lavoravano le prime tre vittime. L'avvocato del giovane ha confermato a BFMTV che la prima vittima era l'ex capo dell'assassino. Secondo diverse fonti le due guardie giurate potrebbero essere ex colleghi.
Le vittime
La prima vittima era un uomo di 29 anni, di nome Paul, secondo “La Voix du Nord”. Sposato e padre di due figli, sarebbe stato ucciso a colpi di arma da fuoco davanti ai suoi cari. Capo di una piccola azienda locale di autotrasporti, sarebbe quindi l'ex datore di lavoro dell'assassino.
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Le prossime due vittime, secondo “Le Parisien” sarebbero Aurélien, 33 anni, e Marc, 37 anni. Quest'ultimo sarebbe padre di due figlie. I due uomini lavoravano per una società di sicurezza, responsabile del monitoraggio dell'area portuale. Erano addestratori di cani, ma disarmati. Secondo France Info i due uomini sono ex colleghi dell'assassino. Su Facebook sono fioriti omaggi per onorare la memoria dei due trentenni noti per aver vigilato sui balli del carnevale di Dunkerque.
Secondo la prefettura e la polizia le ultime due vittime sarebbero due migranti. Questi due uomini curdi di nazionalità iraniana avevano 19 e 30 anni, si chiamavano Mustafa e Ahmid, secondo France 3 Hauts-de-France. Questi due uomini potrebbero essere vittime collaterali, ma la loro morte creò un’ondata di panico nel campo di Loon-Plage, dove sopravvivono quasi 600 esuli. Pensando di essere il bersaglio di un crimine anti-migranti, queste persone si nascondevano per tutto il giorno.
L'indagine
L'inchiesta è stata aperta per “omicidio preceduto, accompagnato o seguito da altro delitto” e “acquisizione, detenzione, porto e trasporto di armi di categoria A e B”, atti punibili con l'ergastolo. L'incarico è stato affidato alla divisione criminalità organizzata e specializzata (DCOS) del servizio interdipartimentale della polizia giudiziaria del Nord (SIPJ 59), si legge sempre nel comunicato. La Procura ha sottolineato che “sono in corso numerose indagini” in particolare per “chiarire le ragioni che hanno portato gli imputati a commettere questi delitti”.
