L’inizio della partita della RSF non lasciava presagire un risultato del genere. Per prima cosa ha fatto male ai Limburger portandosi sul 4-12, costringendo Sacha Massot a prendersi un primo timeout dopo soli quattro minuti. Questa pausa ha rimesso a posto le idee della squadra di Tongeren. I meccanici locali trovarono il ritmo giusto per erodere gradualmente la risposta del Brabante. Waterloo, dove Morini è uscito dal suo match e anche Penninck era in difficoltà (si è dovuto accontentare di soli sette minuti di gioco), tra gli altri, non ha mai più avuto voce in capitolo. “Sabato sera ci siamo persi tutto, insiste l’allenatore di Waterloo. Ma bisogna anche riconoscere che Tongeren si è dimostrato molto forte. Questa è la formazione che mi ha impressionato di più finora.”
La RWB, per la quale si trattava dell’ultima uscita dell’anno, ha quindi chiuso il primo turno con una seconda battuta d’arresto. La sua carriera resta comunque esemplare. “Questa sconfitta non toglie nulla al nostro ottimo inizio di campionato. Soprattutto perché abbiamo perso solo contro due squadre più forti di noi, soprattutto nel gioco di squadra e nella costanza durante i quaranta minuti”.
Ciò significa che i residenti di Waterloo sono saldamente ancorati nella Top 3.
Tempi in quarti: 20-17, 22-11, 17-14, 16-13.
PALLACANESTRO TONGER: Proesmans 10, Bertand 0, G. Hertay 18 (4×3), Walravens 3 (1×3), Ponsaers 20 (1×3), Verbeeck 0, Y. Hertay 3 (1×3), Claes 14 (1×3), Nevens 2, Ramaekers 5 (1×3) ) ).
CESTO REALE WATERLOO: Kaminski 13 (2×3), Delbrassinne 13 (1×3), Morini 1, Schiettecatte 4, Busselen 14, A. D’Hose 0, Buyetue 3 (1×3), Maeter 2, R. D’Hose 2, Penninck 3, Kabangu 0.