La Maîtrise Notre-Dame de Paris, che ha partecipato alle cerimonie del 7 e 8 dicembre nella cattedrale, inaugurerà la sua stagione martedì prossimo con un “Magnificat” di Jean-Sébastien Bach, inaugurando una stagione ricca di circa 50 concerti.
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I circa 80 cantanti dei tre cori (Bambini, Giovani, Adulti) si esibiranno martedì e mercoledì, con in programma, oltre al “Magnificat” di Bach, opere di compositori contemporanei (“Regina Caeli” di Lise Borel, “Lux Aurumque” di Eric Whitacre).
Henri Chalet ed Emilie Fleury, direttori del coro della Maîtrise, dirigeranno, con l’orchestra Le Concert d’Astrée e cinque solisti: il soprano Sandrine Piau, il mezzosoprano Eva Zaïcik e Lucile Richardot, il tenore Julien Behr e il basso-baritono Guilhem Worms. Uno degli organisti del grande organo, Vincent Dubois, eseguirà l’“Apparizione della Chiesa Eterna” di Olivier Messiaen (1908-1992).
La stagione 2024-2025 sarà poi scandita da 12 recital, opere di Bach, Mozart, Monteverdi, Fauré, canto gregoriano, ma anche creazioni, con commissioni affidate a compositori contemporanei. Tra questi ultimi, Lise Borel presenterà il 25 marzo “Trois motets pour Notre-Dame”, eseguito dal violoncellista Yo-Yo Ma.
Thierry Escaich, anche lui uno degli organisti del grande organo della cattedrale, è atteso il 12 giugno con un “Te Deum per Notre-Dame”. Questa è un’opera “contestualizzato” al monumento stesso, con “forse testi di Victor Hugo o di autori contemporanei” aggiunti al testo latino e un riferimento a “fuoco distruttivo che diventa fuoco rigeneratore”ha detto all’AFP.
Un’altra creazione, un “Magnificat”, il 30 settembre, scritta da Yves Castagnet, compositore e organista del coro di Notre-Dame da più di 35 anni. Tra gli ospiti, a luglio è prevista l’Orchestra Nazionale dell’Ucraina.