Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato sabato che le truppe nordcoreane che combattono per la Russia potrebbero aver effettuato azioni offensive nella parte della regione russa di Kursk occupata dall’esercito ucraino.
“Ci sono informazioni preliminari secondo cui i russi hanno iniziato a utilizzare soldati nordcoreani negli assalti – in quantità significative”, ha detto Zelenskyj nel suo discorso quotidiano.
“I russi li stanno integrando in unità combinate e li stanno utilizzando nelle operazioni nella regione di Kursk. Per ora, solo in questo posto. Ma abbiamo informazioni che affermano che potrebbero essere usate in altre parti del fronte”, ha aggiunto.
Secondo lui, le truppe nordcoreane “hanno già subito notevoli perdite”. Ha anche accusato Mosca di portare la guerra “ad un altro stadio”.
“Se questa non è un’escalation, allora cos’è l’escalation di cui molti parlano? “, ha continuato, riferendosi alle voci restie a sostenere Kiev perché temono un’escalation con Mosca.
L’Ucraina ha avvertito che la Russia ha arruolato circa 50.000 soldati, tra cui diverse migliaia di soldati nordcoreani, per riprendere il controllo delle aree della regione di Kursk occupate dall’esercito ucraino dopo un’offensiva a sorpresa all’inizio di agosto.
Alla fine di novembre, il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin stimava che circa 10.000 membri dell’esercito nordcoreano si trovassero nella regione russa di Kursk.
“Mi aspetto pienamente di vederli impegnati in combattimento presto”, disse all’epoca il signor Austin.
Lloyd Austin ha poi affermato di “non aver visto alcuna informazione significativa” che riferisse di soldati nordcoreani “attivamente impegnati in combattimenti”.
All’inizio di novembre Zelenskyj gli aveva assicurato che “alcuni” soldati nordcoreani avevano già preso parte alle ostilità e avevano subito perdite nella regione di Kursk.
Funzionari del governo sudcoreano e un organismo di ricerca hanno affermato il mese scorso che Mosca stava fornendo carburante, missili antiaerei e aiuti economici a Pyongyang in cambio delle truppe.
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