La scoperta di giacimenti petroliferi nel bacino offshore di Orange è un’occasione d’oro. Ciò rappresenta l’opportunità per raddoppiare la propria crescita economica e affrancarsi dallo sfruttamento delle miniere di diamanti e uranio.
Una volta iniziato lo sfruttamento dei due giacimenti petroliferi nel bacino offshore di Orange, si potrebbero produrre 8 miliardi di barili di greggio.
Pertanto, una volta commercializzata, la Namibia sarà in grado di raddoppiare la propria crescita economica. La Namibia spera di diventare il quinto produttore di petrolio greggio in Africa entro il 2035.
L’economia della Namibia attualmente si basa sullo sfruttamento delle miniere di diamanti. Rappresentano solo circa il 6% del PIL e il 20% dei proventi delle esportazioni del paese nel 2023.
La scoperta di nuovi giacimenti potrebbe diventare la seconda fonte di reddito del Paese. Si stima che porterebbe la crescita economica all’8% entro pochi anni.
Il ministro Tom Alweendo responsabile delle Miniere e dell’Energia spiega ai media che questa scoperta rappresenta una doppia opportunità per il paese.
“Se queste scoperte petrolifere venissero sfruttate al massimo delle loro potenzialità, la Namibia potrebbe raddoppiare la crescita annuale del suo prodotto interno lordo. È enorme”dice.
Per affrontare questa sfida, il ministro delle Miniere e dell’Energia, Tom Alweendo, raccomanda di investire i potenziali proventi del petrolio e del gas in politiche economiche inclusive.
Sostiene inoltre la massimizzazione della creazione di posti di lavoro, poiché ciò è essenziale in una situazione in cui si prevede che il tasso di disoccupazione in Namibia raggiungerà il 20,29% nel 2024.
Lo sviluppo del Paese deve passare attraverso la trasformazione locale delle risorse. E per fare questo, una forza lavoro locale qualificata resta essenziale.
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