È postumo che la giuria del Piolet d’or 2024, riunitasi dall’8 all’11 dicembre, ha distinto Kazuya Hiraide, illustre alpinista giapponese morto a 7.500 m di quota sul K2 il 27 luglio. E, anche questa volta, condivide questa ricompensa con Kenro Nakajima, il suo compagno alpinista morto quel giorno. Sotto i riflettori: la loro salita nel luglio 2023 della via The Secret Line – parete nord del Tirich Mir (7.708 m), Hindu Kush, nel nord-ovest del Pakistan. L’ultimo di una serie straordinaria.
Tre salite hanno attirato quest’anno l’attenzione della giuria del Piolet d’or. Quello della parete nord dello Jannu, in Pakistan, quello della parete nord del Flat Top (regione di Jammu e Kashmir) ma anche quello della parete nord del Tirich Mir (7.708 m), Hindu Kush, a nord ovest del Pakistan, via The Secret Line: una prima effettuata dal 17 al 23 luglio 2023 da Kazuya Hiraide e dal suo compagno di arrampicata Kenro Nakajima.
Purtroppo i giapponesi non erano presenti alla cerimonia di premiazione del 10 dicembre. Entrambi morirono sul K2 il 27 luglio. La loro corda si era sciolta a 7500 m, mentre tentavano di aprire una nuova via in stile alpino sulla formidabile parete ovest.
Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima avevano passato anni a prepararsi meticolosamente per quest’ultima spedizione. In particolare, avevano salito nuove vie su altre due montagne del Pakistan: il monte Rakaposhi a 7.788 metri nel 2019 e il monte Tirich Mir a 7.708 metri nel 2023. Risultati che “davano loro il diritto di sfidare il K2”, aveva dichiarato Kazuya Hiraide, riferisce il quotidiano Asahi Shinbum.
Resta il fatto che a 45 anni l’alpinista, che aveva perso in montagna nel 2015 il compagno di scalata Kei Taniguchi, era più che mai consapevole dei rischi che correva, come aveva spiegato lo scorso dicembre al quotidiano El Pais in occasione della prima del suo documentario “Rope”. “Ho scalato tante montagne e ora ne ho paura”, confidò allora.
Al momento dell’incidente, lo scorso luglio, i due giapponesi detenevano già rispettivamente tre e due Piolet d’oro. Assegnandone un altro quest’anno, la giuria premia Kazuya Hiraide, 45 anni, uno dei più grandi alpinisti del 21° secolo, e l’uomo che era considerato il suo secondo classificato, Kenro Nakajima, 39 anni.
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Se c’è una squadra da seguire attualmente nel Karakoram pakistano, è quella del giapponese Kazuya Hiraide e del suo giovane compagno Kenro Nakajima. Il loro obiettivo a lungo considerato? L’apertura di una nuova via sulla parete ovest del K2 (8.611 m), su pareti vergini o quasi – il loro terreno preferito – e nel loro stile abituale, senza portatore di quota, guida o ossigeno. Puro stile alpino, nello spirito di un alpinista esigente, ammirato dai suoi colleghi, che per tre volte lo hanno premiato con la ricompensa più alta nella pratica, ma che difficilmente cerca i riflettori. Un personaggio affascinante che potrebbe tornare a fare notizia se gli dei della montagna saranno con lui anche quest’anno.
L’elenco completo del 2024
3 salite vincenti
Tirish Mir (7.708 m), Pakistan: Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima
I due giapponesi si sono distinti per la loro prima salita di The Secret Line – parete nord del Tirich Mir (7.708 m), Hindu Kush, nord-ovest del Pakistan, dal 17 al 23 luglio 2023. Questo premio è stato loro assegnato con il titolo postumo in seguito alla loro scomparsa sul K2 il 27 luglio. Kazuya Hiraide aveva già ricevuto tre Piolet d’Oro.
Jannu (7.710 m), Pakistan: Jackson Marvell, Alan Rousseau e Matt Cornell
Ci sono voluti tre tentativi agli americani per conquistare in stile alpino la parete nord dello Jannu (7.710 m), dal 7 al 12 ottobre 2023. Una prima.
Flat Top (6.100 m), India: Nathan Monard, Hugo Béguin e Matthias Gribi
Dal 2 al 6 ottobre 2023, i tre giovani alpinisti svizzeri si sono distinti in Himalaya, sulla parete nord del Flat Top (regione di Jammu e Kashmir, 6.100 metri sul livello del mare). Una cima mai scalata fino a lì dove hanno aperto Tomorrow Is Another Day, prima di scendere lungo la vergine parete ovest.
Menzione “per l’alpinismo femminile”: Nives Meroi
Quest’anno è stato assegnato all’italiana per il suo ruolo importante nella salita di Diamonds on the Soles of the Shoes effettuata nel maggio 2023. Una via situata sulla parete ovest del Kabru Sud (7.318 m), in Nepal. Successivamente è stata in cordata con il marito Romano Benet, lo slovacco Peter Hámor e lo sloveno Bojan Jan.
Premio alla carriera: Jordi Corominas
Nella sua biografia, Jordi Corominas racconta che all’età di due settimane fece il suo primo bivacco. La giuria dei Piolets d’or ha riconosciuto i 30 anni di carriera di un catalano con un record agonistico da capogiro. Ma al di là delle sue imprese, sono l’adepto dello stile alpino, il traghettatore che Kilian Jornet afferma di essere, e lo scrittore dalla penna vigile come la mente ad essere onorati. Un personaggio singolare, infine, discepolo di Bonatti, autore di un personalissimo “dizionario dell’alpinismo”, di cui lo scorso ottobre abbiamo stilato un ritratto completo.
Foto di intestazione: Kazuya Hiraide
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