L’ONU ha chiesto che tutti i responsabili degli abusi previsti dall’art “regime” di Bashar al-Assad in Siria sono chiamati a rendere conto come parte di un processo di transizione politica e hanno chiesto di proteggere le minoranze. Emmanuel Daoud, avvocato del foro di Parigi, specialista in diritto penale internazionale e iscritto nell’elenco degli avvocati presso la Corte penale internazionale (CPI), è stato ospite di franceinfo martedì 10 dicembre.
franceinfo: Bashar al-Assad può essere perseguito per crimini contro l’umanità?
Emmanuel Daoud, avvocato specializzato in diritto penale internazionale: Questa speranza esiste, è seria, è tangibile. La protezione di Bashar al-Assad oggi risiede nella protezione che Vladimir Putin gli garantirà. Vladimir Putin, oggetto di un mandato d’arresto internazionale per crimini commessi in Ucraina e in particolare per la deportazione di bambini ucraini. Chi avrebbe mai pensato, solo due anni fa, che la Corte penale internazionale avrebbe emesso un mandato di arresto internazionale contro Vladimir Putin, l’attuale capo di stato di uno stato membro del Consiglio di sicurezza?
Chi avrebbe mai pensato che la Corte penale internazionale avrebbe convalidato due mandati di arresto internazionali contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant? Bashar al-Assad non è più sostenuto da nessuno, a parte Vladimir Putin, penso che non appena lascerà la Russia verrà arrestato, arrestato e portato davanti a un tribunale, in particolare alla Corte penale internazionale.
“Penso che un giorno sarà giudicato. E non è un pio desiderio, non è una moda passeggera, non è un’illusione, è molto concreto, razionale e penso che la giustizia verrà restituita”.
Emmanuel Daoud, avvocatosu franceinfo
Ciò è necessario per lottare contro l’impunità e anche per inviare un messaggio molto forte a tutti questi despoti, a questi tiranni che massacrano le loro popolazioni civili. Un giorno o l’altro la giustizia passerà e riguarderà te e sarai condannato.
Nel frattempo dobbiamo raccogliere prove. Gli investigatori sono già sul posto? I numerosi video che circolano sui social network potrebbero far parte di questa evidenza?
Questo lavoro è già stato completato. È stato documentato. Ovviamente questi video sono prove che possono essere accettate nel diritto penale. E poi non dimentichiamo quello che abbiamo chiamato “l’album fotografico” di Cesare, l’ufficiale che fotografò i corpi torturati di migliaia di persone giustiziate nelle carceri di Assad. Ci sono procedimenti in Germania e Francia che, da questo album fotografico e tenendo conto della verticalità del potere siriano, risalgono ad al-Assad.
Quindi le prove, i documenti esistono così come esistono i bombardamenti con il cloro e con l’uso dei gas. Quindi le prove esistono. Infine, avviare un procedimento contro l’interessato sulla base di prove materiali tangibili non è così complicato finché questi perde la protezione del suo sponsor russo.