I servizi segreti russi hanno assicurato martedì 10 dicembre che l’uomo avrebbe preparato il sabotaggio di una ferrovia in cambio di “una ricompensa finanziaria promessa” dai servizi segreti ucraini. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, diversi occidentali sono stati arrestati.
Un cittadino russo-tedesco, accusato di volere “sabotaggio” Una linea ferroviaria in Russia è stata arrestata su ordine di Kiev, hanno annunciato martedì 10 dicembre i servizi di sicurezza russi (FSB). Nato nel 2003, l’uomo è accusato di ricettazione “ha preparato il sabotaggio di un tratto ferroviario nella città di Nizhny Novgorod utilizzando un ordigno esplosivo” in cambio “una ricompensa finanziaria promessa” dall’intelligence ucraina (SBU), ha affermato l’FSB in una nota. Nizhny Novgorod è una grande città situata a est di Mosca, a metà strada tra la capitale russa e la città di Kazan.
I fatti risalgono a novembre, secondo l’FSB, che assicura di averli trovati a casa dell’imputato “mezzo di comunicazione” attestante i messaggi scambiati con “un rappresentante” della SBU ucraina. Questo nuovo caso arriva diverse settimane dopo l’arresto nella regione di Kaliningrad (nord-ovest della Russia) di Nikolai Gaïduk, cittadino tedesco nato nel 1967, accusato anche lui di sabotaggio dall’FSB russo. Il ministero degli Esteri tedesco ha confermato il suo arresto a novembre, il che “risale già a ottobre”.
Arrestati diversi occidentali
Nel contesto dell’assalto russo in Ucraina, anche in Russia sono stati arrestati diversi occidentali, soprattutto americani, che sono stati accusati di gravi accuse. Berlino è a conoscenza di almeno dieci casi di cittadini tedeschi imprigionati in Russia, ha detto il 20 novembre la portavoce diplomatica tedesca Kathrin Deschauer. Quest’ultimo ha poi denunciato “un clima di intimidazione e paura” in Russia, dove “Potrebbero aver luogo arresti arbitrari di stranieri”.
Washington, dal canto suo, denuncia la presa di ostaggi per ottenere la liberazione dei russi – comprese le spie – detenuti all’estero. Il 1° agosto l’Occidente e la Russia hanno effettuato il più grande scambio di prigionieri dalla fine della Guerra Fredda, tra cui il giornalista americano Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan, liberati da Mosca. Circolano voci su un potenziale nuovo scambio di prigionieri tra occidentali e russi prima o subito dopo l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca a gennaio.
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