Una quarantina di attivisti del partito indipendentista “Nazione” si sono riuniti questa mattina sulla marina di Erbalunga (Alta Corsica). Denunciano l’acquisto di beni storici da parte di stranieri.
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Non hanno scelto a caso la marina di Erbalunga per incontrarsi questo sabato. Per i separatisti di Nazione è un luogo che, secondo loro, illustra i meccanismi della speculazione immobiliare.
“In questa zona i prezzi vengono negoziati tra 6.000 e 10.000 euro al m2“, denuncia Petr’Anto Tommaso, il portavoce della Nazione, mentre la marina è stata per il momento risparmiata dall’impennata dei prezzi immobiliari.
Il gruppo denuncia l’acquisto di beni storici da parte di stranieri e l’impatto dell’aumento dei prezzi e delle tasse di successione sulla popolazione dell’isola.
Per contrastare questo problema, alcuni comuni applicano lo status di residente, votato nel 2014 dall’Assemblea della Corsica. Questa misura consiste nel vietare l’accesso ai terreni e agli immobili agli interessi stranieri in Corsica. “Deve essere applicato dalle istituzioni corse senza attendere una riforma dello status della Corsica, del tutto improbabile oggi dato il contesto politico”, aggiunge il portavoce.
Se questo status fosse stato cancellato dalla giustizia amministrativa, è ancora in vigore nel comune di Alzi, a Boziu. “Consiglio ad altri sindaci di prendere la stessa decisione del comune di Alzi, esattamente negli stessi termini.“, si rammarica Simone Venturini, sindaco di Alzi e attivista di Nazione.
“Purtroppo la speculazione immobiliare sta entrando nei nostri villaggi rurali. Vicino al mio paese c’è una casa molto semplice e piccola, venduta a 3.000 euro al m2. Gli acquirenti sono persone del continente”, continua il sindaco di Alzi.
Il partito indipendentista chiede”riprodurre, sul territorio di ciascun comune corso, l’iniziativa del Comune di Alzi e del suo sindaco“.
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