A causa del carenza di semiconduttoriche ha portato a interruzioni nella fornitura di nuovi veicoli durante la crisi sanitaria, i prezzi dei modelli sono aumentati in modo significativoche ora si avvicina ai limiti dell’accettabilità economica per gli acquirenti. Secondo AAA Data, il Lo scorso luglio il prezzo medio di un veicolo nuovo era di 36.327 euro. Per un modello elettrico si è arrivati a 42.000 euro, e quasi 63.000 euro per un modello ibrido. Questa inflazione dei prezzi spiega in parte il calo del mercato automobilistico dopo la crisi del Covid.
Di fronte ai vincoli del potere d’acquisto dei consumatori, la realtà di stipendio medio 26 000 euro è ora imposto ai produttori. Ciò spinge gli automobilisti a mantenere il proprio veicolo più a lungo, portando così a aumento dell’età media del parco veicoliche ormai si avvicina 12 anni. Queste scelte sono perfettamente comprensibili.
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Il prezzo medio è aumentato vertiginosamente in sei anni
Al di là incertezze normative collegato a ZFE-m e il transizione energetica coinvolgendo tecnologie costose, la progressiva scomparsa delle auto a basso costo dai cataloghi dei produttori scoraggia molti acquirenti. Inoltre, i nuovi standard di sicurezza GSR2 hanno posto fine anche alla carriera di modelli iconici come il RenaultTwingo3 e il Suzuki Ignis.
Simbolo di questo aumento dei prezzi, il gruppo Stellare ha visto il prezzo medio dei suoi modelli raggiungere in Europa quasi 40.000 euro, una cifra superiore alla media degli altri concorrenti del mercato di massa, secondo i dati di Jato Dynamics diffusi da Reuters. Negli Stati Uniti, le Jeep vendute per 35.000 dollari nel 2019 hanno superato i 60.000 dollari quest’anno.
A livello di mercato, in sei anni il prezzo medio di un veicolo nuovo è balzato di 10.000 euro, passando dai 26.000 euro del 2018 ai quasi 36.000 euro di quest’anno.
Un prezzo medio sceso a 36.327 euro
Ma la curva dei prezzi dei veicoli nuovi sembra aver raggiunto un asintoto. Quest’estate, i produttori hanno iniziato un primo declino. Secondo i dati di AAA Data, il prezzo medio di un veicolo nuovo venduto in Francia è stato di 36.327 euro a luglio rispetto ai 36.700 euro del mese precedente.
La tendenza si conferma sull’intero semestre, con un prezzo medio che tra gennaio e luglio è sceso sotto i 36.000 euro (a 35.926 euro), ovvero un calo di 450 euro rispetto al secondo trimestre del 2023. Toyota, Citroën o anche Hyundai e Fiat, i costruttori rivedono al ribasso le loro richieste di prezzo.
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Verso una guerra dei prezzi
Nel mercato elettrico, le nuove Citroënë-C3 e Renault 5 E-Tech stanno alimentando un riposizionamento verso prezzi più accessibili. Un trend che dovrebbe accelerare vista la riduzione degli aiuti all’acquisto. Da notare anche la cinese MG Motor che sta riducendo le scorte del suo modello MG4. L’inasprimento degli indicatori CAFE spingerà inoltre i marchi a garantire la competitività dei prezzi dei loro modelli a basse emissioni.
Di fronte alle scorte e ad un mercato stagnante, produttori e distributori stanno accelerando il passo verso gli sconti, col rischio di scatenare una vera e propria guerra dei prezzi nei prossimi mesi.