La Russia “torna nell’Ue” grazie alla visita di Sergei Lavrov, la prima dopo la guerra in Ucraina

La Russia “torna nell’Ue” grazie alla visita di Sergei Lavrov, la prima dopo la guerra in Ucraina
La Russia “torna nell’Ue” grazie alla visita di Sergei Lavrov, la prima dopo la guerra in Ucraina
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Pubblicato il 5 dicembre 2024 alle 17:55 / Modificato il 5 dicembre 2024 alle 18:05

3 minuti lettura

  • Il capo della diplomazia russa Sergej Lavrov ha visitato giovedì, per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, un Paese membro dell’Unione Europea.

  • Ha parlato davanti a una sala gremita. L’occasione per spiegare nuovamente che la Russia “non ha attaccato nessuno”.

  • È questo un segno di un rafforzamento dei rapporti tra Mosca e gli europei? Il politologo Sergei Markov, vicino al Cremlino, ci vuole credere: “anche se non dovrebbe essere facile per Lavrov, il trend è positivo”

Per essere la prima volta, è la prima volta. Giovedì il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov ha messo piede sul suolo dell’Unione europea; non vi metteva piede dall’inizio della guerra in Ucraina. Più precisamente a Malta dove fino a venerdì si terrà l’incontro annuale dei ministri degli Esteri dei Paesi dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Questa istituzione con sede a Vienna ed ereditata dalla Guerra Fredda aveva la missione particolare di contribuire a ridurre la tensione tra i due blocchi, Est e Ovest; oggi è l’unico in Europa a non aver escluso la Russia dalle sue fila.

Nelle immagini diffuse nella notte dal Ministero degli Esteri russo, vediamo l’arrivo di Sergei Lavrov, rilassato e senza cravatta, sulla pista dell’aeroporto di La Valletta dove viene gentilmente accolto dalle autorità locali. La sua fedele portavoce, la sensuale Maria Zakharova, non prende parte al viaggio perché il suo visto è stato cancellato all’ultimo minuto. “Per ragioni indipendenti dalla nostra volontà”, hanno spiegato gli organizzatori alla stampa russa, un eufemismo per le sanzioni internazionali a cui è soggetto. L’aereo del ministro ha dovuto percorrere una rotta piuttosto insolita, sorvolando la Turchia e poi costeggiando le coste egiziane e libiche a causa del divieto di sorvolo dello spazio aereo europeo. Il suo viaggio durò complessivamente sei ore e mezza.

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