La Giordania recupera i corpi di due attentatori uccisi in ottobre in Israele

I corpi di due aggressori uccisi dopo essersi infiltrati in Israele dalla Giordania e aver aperto il fuoco sui soldati israeliani il 18 ottobre sono stati consegnati ad Amman, ha annunciato mercoledì il ministero degli Esteri giordano.

Il 18 ottobre, due membri dei Fratelli Musulmani giordani sono stati uccisi dopo aver aperto il fuoco sui soldati in territorio israeliano, a sud del Mar Morto. Un soldato israeliano e un riservista israeliano sono rimasti leggermente feriti.

I corpi dei cittadini giordani Amer Qawas e Houssam Abou Ghazaleh sono stati consegnati alle loro famiglie per la sepoltura nel Regno, ha detto il portavoce del ministero, citato dall’agenzia di stampa ufficiale giordana Petra. Ha detto che i corpi sono stati ricevuti attraverso il ponte King Hussein (chiamato anche Allenby), un punto di passaggio controllato da Israele tra la Cisgiordania occupata e la Giordania.

In Israele, l’esercito ha detto che i corpi sono stati consegnati alla Giordania nella notte tra martedì e mercoledì. “I corpi dei due terroristi che si sono infiltrati in Israele dalla Giordania e hanno effettuato un attacco a fuoco contro le truppe a sud del Mar Morto il 18 ottobre 2024, sono stati restituiti in Giordania durante la notte”, si legge nel comunicato stampa dell’esercito israeliano.

La Fratellanza Musulmana giordana ha annunciato che i due aggressori erano membri della Fratellanza di Amman e Hamas palestinese ha accolto con favore l’attacco. Nel 1994, la Giordania, dove quasi la metà della popolazione è di origine palestinese, è diventata il secondo stato arabo, dopo l’Egitto, a firmare un trattato di pace con Israele e a stabilire relazioni diplomatiche, ponendo fine allo stato di guerra tra i due paesi confinanti. Ma le tensioni tra i due paesi sono aumentate dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza tra Hamas e l’esercito israeliano quasi 14 mesi fa.

Il 24 novembre un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ad Amman dopo aver aperto il fuoco contro le forze di sicurezza nell’area in cui si trova l’ambasciata israeliana, davanti alla quale si tengono regolarmente manifestazioni a sostegno di Gaza. L’8 settembre, tre guardie di sicurezza israeliane sono state uccise quando un camionista giordano ha aperto il fuoco al valico di Allenby.