Nell’aprile 2024, la NASA ha riscoperto una “città” perduta risalente alla Guerra Fredda: Camp Century, una base militare statunitense sepolta sotto i ghiacci della Groenlandia. La scoperta è stata fatta da un team di scienziati e ingegneri guidati dallo specialista della criosfera Chad Greene durante un sorvolo della calotta glaciale della Groenlandia a bordo di un aereo Gulfstream III dotato di tecnologia radar all’avanguardia. Come promemoria, Lo è la Groenlandia, ex colonia danese dal 1979 a Tterritorio autonomo dipendente dalla Danimarca.
Camp Century, soprannominato “la città sotto il ghiaccio”, fu costruito nel 1959 dal Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti. L’installazione comprendeva una rete di tunnel scavati nella calotta glaciale, ora situata a circa 30 metri sotto la superficie Il suo abbandono nel 1967 e il continuo accumulo di neve e ghiaccio nel corso dei decenni.
Questo inaspettato ritorno a Camp Century è stato reso possibile dal radar ad apertura sintetica del veicolo aereo uninhabited della NASA (UAVSAR), uno strumento avanzato che fornisce una visione multidimensionale degli strati inferiori ghiacciati, una caratteristica che i radar convenzionali non potevano fornire. “Nei nuovi dati, le singole strutture della città segreta sono visibili in un modo mai visto prima” ha detto Chad Greene, secondo Osservatorio della Terra della NASA. I dettagli rivelati dal radar hanno permesso agli scienziati di confrontare queste nuove immagini con le planimetrie storiche della base, confermando l’allineamento con le gallerie originarie.
I rischi di questo sito militare
Anche se l’utilità scientifica di questa scoperta resta da determinare, essa solleva importanti interrogativi a riguardo il potenziale di riesposizione del sito. Gli scienziati stanno ora lavorando per capire come lo scioglimento e l’assottigliamento della calotta glaciale potrebbero un giorno riesporre Camp Century e i suoi rifiuti. compresi materiali biologici, chimici e radioattivi. Il team ha anche scoperto che i rifiuti di Camp Century coprono 55 ettari, la dimensione di 100 campi da calcio. Credono che il sito contenga 200.000 litri di gasolioabbastanza perché un’auto possa fare il giro del mondo 80 volte, secondo CILIEGIA.
L’interesse iniziale della NASA, però, non era la riscoperta di questa base storica. Come ha chiarito Greene, il vero obiettivo era valutare le capacità dell’UAVSAR di mappare gli strati interni di ghiaccio e comprendere meglio l’interfaccia tra il ghiaccio marino e il substrato roccioso. Questa informazione è fondamentale per misurare lo spessore delle calotte glaciali e prevedere in modo più accurato la loro risposta al riscaldamento globale, un elemento chiave nella stima del futuro innalzamento del livello del mare.
Camp Century: pianta della base nel 1965
Credito: Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti, Laboratorio di ricerca e ingegneria delle regioni fredde, Dominio pubblico
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