“L'aumento del prezzo delle sigarette non ha fatto altro che aumentare il traffico”, assicura il presidente nazionale delle tabaccherie di Limoges.

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Il presidente della confederazione nazionale dei tabaccai, Philippe Coy, era in viaggio questa domenica, 1 dicembre, a Limoges. Durante l'assemblea generale dei tabaccai dell'Haute-Vienne, ha chiesto un riequilibrio dei prezzi del tabacco tra i paesi europei.

Secondo lui, gli incrementi successivi registrati negli ultimi anni in Francia alla fine non avranno fatto altro che aumentare il traffico. La prova di ciò è… Covid-19. Per lui la pandemia è stata come una rivelatrice, almeno un indicatore del mercato parallelo che si è progressivamente affermato in Francia.

“Durante il confinamento, le vendite di tabacco in Francia sono aumentate del 30%. Non credo che le persone fossero così depresse da iniziare a fumare”, scherza Philippe Coy.

Oltre a queste persone che vanno a rifornirsi nei paesi di frontiera (in Spagna, ad esempio, il pacco costa 7 euro in meno), il presidente è preoccupato anche per la crescita del traffico di droga.

“Nel 2003 il mercato parallelo rappresentava lo 0,3% dei consumi. Oggi siamo tra il 30 e il 40%. I trafficanti di droga si sono lanciati in questo business redditizio che comporta meno rischi legali. I tabaccai di tutto il Paese guadagnano 2,3 miliardi di fatturato. Anche i proventi criminali generati dal tabacco sono stimati in 2 miliardi. L’aumento del prezzo delle sigarette non ha fatto altro che aumentare il traffico. »

“La farmacia quotidiana dei francesi”

Secondo lui è quindi necessario riequilibrare i prezzi tra i paesi europei e adottare sanzioni dissuasive.

Philippe Coy ha approfittato della sua visita a Limoges per discutere del necessario adattamento della professione al mercato: “Siamo la farmacia quotidiana dei francesi. Ci stiamo trasformando, stiamo ripensando i nostri negozi e stiamo portando una serie di nuove offerte. Dobbiamo essere imprenditori audaci e innovativi. »

La sfida di questa trasformazione sembra funzionare oggi. Il popolo dei tabaccai è diventato più giovane, passando da 54 a 48 in 7 anni.

Ogni anno chiudono 120 stabilimenti, contro i 500 del passato. Nel 2024 verranno addirittura creati 34 uffici in Francia. Buone notizie spinte dalle novità in termini di proposte commerciali. Resta il fatto che nel campo dell’innovazione i trafficanti non sono esclusi. “L'altro giorno, un collega ha ricevuto un pacco per un cliente. Era mezzo sventrato… Il collega ha visto pacchetti di sigarette comprati all'estero. La parte peggiore è che siamo noi a consegnarlo?! »

Franck Lagier

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