Da un brutto scherzo passato in fretta, AG Thèze è ormai consapevole di esserlo bersaglio di una strana implacabilità. Dopo il taglio dei cavi elettrici dello stadio, dopo il furto di maglie e attrezzature per l’allenamento, eccolo adesso un incendio doloso provocato nell’edificio degli spogliatoiutilizzando un’auto-ariete rubata a uno dei dirigenti del club. Il tutto in meno di quindici giorni. Tanto da disgustare dirigenti, giocatori e volontari mentre quello stesso pomeriggio si sarebbe svolto il derby contro il Nord-Béarn. Inizia un periodo di incertezza per l’Avanguardia.
“Alcuni avevano le lacrime agli occhi”
“Le prime parole che escono appena vediamo gli spogliatoi distrutti sono: “ quello era il mio posto », « Mi sono seduto lì in un angolo “, ora non ci torneremo mai più“, si lamenta Vincent Chabbert, allenatore dell’AGT. È uno di quelli che sono venuti a vedere i danni allo stadio municipale e, come gli altri, non capisce cosa potrebbe giustificare un simile atto. “Alcuni giocatori hanno avuto le lacrime agli occhi quando hanno visto questo, sono abbattuti, hanno sconvolto le nostre vite di giocatori di rugby ma anche le nostre vite familiariè un duro colpo per tutti“, continua Vincent Chabbert.
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Il copresidente Jean-Charles Dupin ha trascorso diverse ore della giornata con la polizia, in particolare per sporgere denuncia, sa che il futuro sarà complicato per il club: “Affronteremo giorni difficili, ma c’è grande solidarietà nel club, nel villaggio. Anche se siamo a terra, vogliamo darci delle opzioni per continuare. Nei prossimi giorni toccherà alla logistica, capire dove allenarsi, come eventualmente ospitare ancora determinate partite e altrimenti dove trasferirle.“. Secondo Jean-Charles Dupin, l’edificio carbonizzato deve essere raso al suoloil che gli fa dire che ci vorranno molti mesi all’AG Thèze prima di trovare una situazione veramente confortevole.
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