un'immersione nelle corti russe

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NARRAZIONE – Nadezhda Buïnova, pediatra di 68 anni, è stata condannata il 12 novembre a cinque anni e mezzo di reclusione in una colonia penale, accusata di aver espresso dichiarazioni contro la guerra in Ucraina durante una delle sue consultazioni, cosa che “lei nega”.

La sentenza è caduta, come un colpo di martello, il 12 novembre, nella piccola e affollata sala del tribunale di Mosca a Touchino. L'ultima udienza del processo apertosi lo scorso maggio è durata complessivamente solo pochi minuti. La giudice Olga Fedina emette il verdetto così velocemente e a voce così bassa da risultare quasi impercettibile: un'abitudine tra i giudici russi. Ma tutti i presenti hanno colto il punto fondamentale: la pediatra Nadezhda Buïanova, 68 anni, è stata condannata a cinque anni e mezzo di prigione per aver criticato l'offensiva russa in Ucraina durante una delle sue visite in ospedale. Si alzano le grida: “Vergognatevi!” » – breve scoppio di rabbia contro le autorità in una Russia imbavagliata. Il pubblico ministero aveva chiesto sei anni contro questa donna, sopravvissuta a un grave cancro e ancora in condizioni di salute fragili.

Alcuni dei suoi sostenitori indossavano una maglietta bianca con…

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