Bonus da 850mila franchi CFA, 200 milioni da spartire…: ecco le clausole dell’accordo revocato da Pape Alé Niang

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Verso un braccio di ferro tra il nuovo direttore generale della RTS, Pape Alé Niang, e il collegio dei delegati dell’Unione dei professionisti pubblici dell’audiovisivo (Synpap). La suddetta Unione ha convocato il personale all’Assemblea Generale questo martedì pomeriggio.

All’ordine del giorno “la situazione di crisi della RTS” soprattutto dopo la revoca dell’accordo aziendale firmato il 29 marzo dall’ex capo della RTS Racine Talla.

Secondo Libération ciò ha concesso “diversi vantaggi” ad alcune categorie. Così è stata fissata per i dirigenti l’“indennità di funzione”, un bonus mensile, pari a 350.000 franchi Cfa. I capi dipartimento ne hanno ricevuti 150.000 e i capi unità 100.000.

L’accordo prevedeva un ulteriore bonus mensile cosiddetto di “responsabilità”. Lì, una busta di 850.000 era riservata ai direttori, contro 250.000 ai capi dipartimento, 150.000 ai capi servizio e 100.000 ai capi unità.

Non è finita. “C’era anche il bonus alloggio mensile di 250.000 per dirigenti, 200.000 per consulenti, capi dipartimento e affini, 150.000 per capi dipartimento e affini, e 100.000 per capi dipartimento unitari e affini”, scivola il giornale.

Aggiunge che è stato istituito anche un “fondo comune pari al 5% del fatturato realizzato nell’esercizio chiuso”. “L’importo complessivo distribuito non potrà superare i 200 milioni”, recita l’articolo 53 dell’accordo.

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