Ritorno del calo dei prezzi dei cereali

Ritorno del calo dei prezzi dei cereali
Ritorno del calo dei prezzi dei cereali
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IL prezzi del grano tenero, del grano duro, dell’orzo foraggero e del mais è caduto sul mercato fisico francese tra il 18 e il 25 novembre.

Calo dei prezzi del grano tenero

I prezzi del grano tenero su Euronext e sul mercato fisico francese hanno perso terreno tra il 18 e il 25 novembre. Si prevede che quest’anno gli agricoltori russi ridurranno le rotazioni, a causa delle battute d’arresto subite lo scorso anno, per dedicarsi a colture più redditizie. Le autorità russe potrebbero rivedere significativamente al ribasso le loro quote di esportazione nella prima metà del 2025 rispetto allo scorso anno. In Francia, la semina del grano tenero invernale è aumentata nella settimana terminata il 18 novembre, passando dal 78% al 90% (rispetto al 73% nello stesso periodo del 2023), secondo Céré’Obs. Le condizioni di coltivazione si sono stabilizzate, all’88% (rispetto all’83% nel 2023, nello stesso periodo).

Calo dei prezzi del grano duro

IL prezzo del grano duro sul mercato fisico francese diminuito tra il 18 e il 25 novembre. Si segnala ancora l’interesse italiano, ma l’offerta è rara. In Francia, la semina del grano duro è iniziata nella settimana terminata il 18 novembre, passando dal 32% al 52% (rispetto al 19% nel 2023 nello stesso periodo), secondo Céré’Obs.

In calo le quotazioni dell’orzo da macinazione

IL prezzo dell’orzo da foraggio sul mercato fisico francese è diminuito tra il 18 e il 25 novembre. I premi portuali sono fermi, tenendo conto del piccolo interesse degli acquirenti. Per quanto riguarda l’interno, l’informazione principale è la forte domanda italiana. In Francia, le semine di orzo invernale sono aumentate nella settimana terminata il 18 novembre, passando dall’89% al 96% (rispetto all’85% nel 2023 nello stesso periodo), secondo Céré’Obs. Le condizioni di coltivazione si sono stabilizzate, all’84% (rispetto all’85% nel 2023, nello stesso periodo).

Prezzi del mais in calo

IL prezzo del mais sul mercato fisico francese è crollato tra il 18 e il 25 novembre, sulla scia di Euronext e CBOT. In Francia, le notizie sui rendimenti rimangono soddisfacenti, rassicurando gli acquirenti sull’offerta disponibile. Il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che imporrà tariffe del 25% sulle importazioni messicane e canadesi. Il Messico è uno dei principali acquirenti di mais statunitense. Secondo Céré’Obs, le condizioni di coltivazione del mais sono peggiorate durante la settimana terminata il 18 novembre, perdendo un punto al 76% (rispetto all’82% nello stesso periodo del 2023). I raccolti avanzano, passando dal 71% all’82% (rispetto al 97% del 2023).

Buone condizioni di crescita in Europa

Il JRC Mars ha pubblicato, il 25 novembre, un aggiornamento del suo bollettino mensile sulle condizioni di crescita in Europa. In Francia, le condizioni piovose hanno ostacolato la semina almeno fino a metà ottobre e, nonostante il successivo miglioramento, si prevede che alcuni appezzamenti avranno bisogno di riseminare, in particolare nei terreni argillosi. Le condizioni erano più adatte in Germania e Polonia, consentendo una semina in buone condizioni ma molto precoce. Alcuni stadi di sviluppo raggiunti in Germania fanno temere possibili episodi di gelate. Ci sono alcune pressioni parassitarie in Polonia. Nell’Europa centrale e sud-orientale la semina è stata effettuata all’inizio di settembre mentre il nord-ovest del continente, il sud-est della Bulgaria e il sud della Romania soffrono di deficit idrico. Nella Repubblica Ceca i semi di colza seminati presto sono in buona forma, quelli seminati più tardi tardano a causa del freddo.

Questo articolo è stato scritto dai giornalisti specializzati di La Dépêche-Le petit Meunier, che dal 1938 sostiene gli operatori del commercio dei cereali.

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