Oro vs CPI e PPI: forte aumento del potere d’acquisto in prospettiva

-

Questa settimana analizzeremo i grafici a lungo termine del prezzo dell’oro rispetto all’indice dei prezzi al consumo (CPI) e all’indice dei prezzi alla produzione (PPI). Questi due indici misurano aumenti sostenuti dei prezzi (inflazione) e quando l’oro supera questi indici, si può dire che sta aumentando in “termini reali”, il che significa che il tuo potere d’acquisto è in aumento. L’IPC misura il prezzo finale di beni e servizi pagato dai consumatori, mentre l’IPP misura i prezzi all’ingrosso pagati ai produttori. Ogni grafico mostra in modo chiaro e convincente che l’oro è pronto a sovraperformare questi indici.

Il primo grafico è l’oro rispetto all’IPC. Abbiamo analizzato questo grafico annuale per l’ultima volta a maggio, evidenziando un punto di flesso nel cuore di un ampio modello a tazza e manico. Questa settimana daremo uno sguardo ad un grafico trimestrale che rivela che sembra che si stia verificando un importante breakout sulla linea di resistenza discendente a lungo termine. Un grafico del genere dovrebbe rassicurare i detentori di oro. Infatti, mentre i prezzi al consumo aumentano invariabilmente a causa dell’inflazione futura, l’oro sembra destinato a salire a un ritmo ancora più rapido. Possiamo infatti anticipare una progressione impulsiva di questo grafico, supportata da questa figura tecnica ampia ed elegante.

Il secondo grafico, che rappresenta l’oro rispetto al PPI, dovrebbe essere simile a quello dell’oro rispetto al CPI, poiché entrambi gli indici riflettono tendenze inflazionistiche comparabili. Avrei potuto anche disegnare qui una figura con una tazza e un manico, ma preferisco attirare la vostra attenzione su altri punti. In primo luogo, possiamo vedere che l’oro/CPI ha eclissato il suo massimo storico del 1980 negli ultimi mesi e ora sembra stia testando questo livello: un segnale estremamente rialzista. In secondo luogo, possiamo vedere che questo grafico è definito da tre ampi cunei di allargamento risalenti a cinquant’anni fa. La rottura dei primi due cunei ha innescato impulsivi movimenti al rialzo di circa il 150-200%. Se il terzo cuneo dovesse rompersi verso l’alto, possiamo aspettarci un movimento impulsivo simile.

Se ti sei mai chiesto se l’aumento del prezzo dell’oro sarebbe sufficiente per tenere il passo con l’inflazione, questi grafici dovrebbero rassicurarti. Non solo l’oro seguirà l’esempio, ma sembra che stia crescendo molto più velocemente dell’inflazione stessa.

La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione che contenga tutti i collegamenti ipertestuali e un collegamento alla fonte originale.

Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente informative e non costituiscono un consiglio di investimento, né una raccomandazione all’acquisto o alla vendita.

-

PREV Esplosione del debito del dipartimento della Seine-Saint-Denis a quasi 2 miliardi di euro!
NEXT Amrani, “La prima partita è importante” (video)