Un’impresa edile della Vandea, che ha partecipato alla costruzione di megabacini, ha visto alcune delle sue attrezzature edili andare in fumo questo lunedì mattina presto. Un incendio è stato subito rivendicato dall’AFP da un’organizzazione contraria ai “bacini”, controverse riserve irrigue.
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Otto camion e macchine edili dell’impresa edile Charpentier della Vandea, che ha partecipato alla costruzione di megabacini, sono andati in fumo nella notte tra domenica e lunedì, nella città di L’Oie.
Un atto rivendicato dall’AFP da un’organizzazione contraria ai “bacini”, questi serbatoi d’acqua artificiali utilizzati per l’irrigazione agricola, molto controverso.
In questa e-mail inviata ai nostri colleghi poco dopo le 5 del mattino, questa organizzazione che si presenta come “Stop Mégabassines” rivendica questa azione di “disarmo” contro la società Charpentier.
“Questa mattina presto, 25 novembre 2024, abbiamo dato fuoco alle macchine edili del gruppo Charpentier, in particolare a quelle della sua filiale dei lavori pubblici”In “risposta diretta alla partecipazione di questa società nei cantieri di Méga-Bassines” in Vandea, Charente-Maritime e Deux-Sèvres”afferma questo messaggio.
Secondo questa organizzazione, “mettere fuori pericolo queste macchine permette di fermare concretamente i lavori in corso e di ricordarci che nessun responsabile di questi è irraggiungibile. Qualsiasi attore che sarà associato ai futuri cantieri di Méga-Bassines (.. .) lo farà subirne le conseguenze“, minaccia questo messaggio.
Qualsiasi attore che si unirà ai futuri progetti di mega-bacino ne subirà le conseguenze.
Organizzazione “Stop Megabassines”
Secondo questo collettivo, che non è stato possibile contattare direttamente, “mettere fuori pericolo queste macchine permette di fermare concretamente i progetti in corso e di ricordarci che nessun responsabile è irraggiungibile.” “Qualsiasi attore che si unisca ai futuri progetti di mega-bacino ne subirà le conseguenze “continua questo messaggio.
Raggiunta telefonicamente, l’impresa dei lavori pubblici ha preferito non dare comunicazione dell’accaduto. Secondo un corrispondente dell’AFP, sul posto in mattinata erano presenti sul posto gli specialisti dell’identificazione criminale della gendarmeria, ma i gendarmi si sono rifiutati di fare qualsiasi commento sull’origine dell’incendio.
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