NASA: contratto da 843 milioni di dollari per lo sviluppo di veicoli spaziali appositamente progettati per spingere la Stazione Spaziale Internazionale

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Baku, 28 giugno, AZERTAC

La NASA ha assegnato a SpaceX un contratto da 843 milioni di dollari per sviluppare un veicolo spaziale appositamente progettato per spingere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) fuori dall’orbita quando andrà in pensione nel 2030, ha annunciato mercoledì l’agenzia spaziale americana, secondo Anadolu.

“Abbiamo scelto SpaceX per sviluppare e consegnare il veicolo di deorbit statunitense e prepararci per un deorbit sicuro e responsabile della Stazione Spaziale, dopo la fine della sua vita operativa nel 2030”, ha affermato la NASA in un post su Platform.

Questo “veicolo di deorbita” garantirà una discesa controllata dell’immensa stazione spaziale, evitando così rischi per le aree popolate della Terra, precisa il comunicato stampa.

“La scelta di un veicolo statunitense per il deorbiting della Stazione Spaziale Internazionale aiuterà la NASA e i suoi partner internazionali a garantire una transizione sicura e responsabile verso l’orbita terrestre bassa al termine delle operazioni della stazione”, ha affermato Ken Bowersox, amministratore associato della Direzione Missione delle Operazioni Spaziali della NASA , in un comunicato stampa.

Il comunicato stampa chiarisce che, dopo 24 anni di servizio, la ISS è il risultato di uno sforzo di collaborazione tra le agenzie spaziali di Canada, Europa, Giappone, Russia e Stati Uniti. Mentre tutti gli altri partner si sono impegnati a mantenerlo operativo fino al 2030, la Russia ha indicato che potrebbe collaborare al progetto fino al 2028.

La NASA ha sottolineato che, sebbene gran parte della ISS sia riparabile o sostituibile in orbita, elementi cruciali come i moduli dell’equipaggio e le strutture reticolari hanno una durata di vita limitata a causa dell’usura operativa.

“La NASA ha concluso che spingere la Stazione Spaziale Internazionale fuori dall’orbita utilizzando un veicolo di deorbit sviluppato dagli Stati Uniti, con un punto di atterraggio finale in una parte remota dell’oceano, è l’opzione migliore per porre fine alla vita della stazione”, ha affermato l’agenzia spaziale. detto in un recente rapporto.

Guardando al futuro, la NASA prevede di spostare le proprie operazioni nell’orbita terrestre bassa verso strutture di proprietà e gestione commerciale, aprendo un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale umana.

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