TRIBUNA – Lo scrittore Boualem Sansal, detenuto per più di una settimana in Algeria, ha ricevuto il Grand Prix du roman assegnato dall’Accademia di Francia nel 2015. Gli altri vincitori del prestigioso premio lanciano un appello urgente al presidente algerino Tebboune.
Nel 2015, lo scrittore Boualem Sansal ha ricevuto il Grand Prix du Novel dell’Accademia di Francia per il suo libro, 2084: la fine del mondo. Questo premio letterario, creato un secolo prima, premia un romanzo scritto in francese, indipendentemente dalla nazionalità del suo autore. Viene assegnato da tutti i membri dell’Accademia di Francia presenti in seduta il giorno della votazione finale prima di essere consegnato solennemente sotto la Cupola qualche settimana dopo. Per la sua età così come per il suo prestigio, questo premio stabilisce una sorta di genealogia letteraria tra ogni vincitore vivente e i suoi predecessori defunti, tra cui alcuni dei più grandi scrittori del XX secolo.
Basta citare François Mauriac, Joseph Kessel, Georges Bernanos, Antoine de Saint-Exupéry o anche Jean d’Ormesson per convincersene ma, al di là di ciò, questa distinzione stabilisce una sorta di parentela letteraria tra tutti coloro che hanno avuto l’onore di vedere il loro libro così premiato…
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