Le irregolarità riscontrate durante la partita Tanzania-Guinea, sesta e ultima giornata di qualificazione alla Coppa d’Africa 2025, continuano a provocare reazioni all’interno della comunità calcistica guineana. La Federcalcio guineana, dopo aver contattato la Confederazione africana di calcio, vede in questa un’opportunità per volgere la situazione a proprio favore e raggiungere il Marocco. Tuttavia, diversi esponenti del calcio rivelano che difficilmente la denuncia della Guinea verrà accolta, perché le infrazioni menzionate riguardano più le norme applicabili durante la fase finale che quelle riguardanti la qualificazione.
Inoltre, questo reclamo da parte di FEGUIFOOT non può cambiare l’esito della partita. L’irregolarità riscontrata evidenzia una distrazione da parte del quarto arbitro incaricato delle sostituzioni.
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“È il quarto arbitro ad essere civilmente responsabile. Mancanza di visione, mancanza di concentrazione. Pertanto, quando le cose vanno così, dico che quando le cose vanno così, non ha davvero alcuna influenza sul risultato tecnico. Il risultato del La partita rimane la stessa, capito? Ma se c’è una sanzione, allora la sanzione ricadrà sul quarto arbitro”, ha spiegato Hamed Sékou Touré, ex arbitro della FIFA durante una trasmissione su CIS Media.
Secondo l’ex arbitro, l’unico scenario che potrebbe eliminare la squadra sarebbe se entrasse in campo un giocatore con due cartellini gialli, che sostanzialmente equivale a un cartellino rosso, o se un giocatore avesse già un cartellino rosso. “Se partecipa alla partita in questo modo, automaticamente, con la richiesta della Guinea, la Guinea avanza, vinciamo”, ha sottolineato Hamed Sékou Touré. “Le possibilità della Guinea sono molto scarse”, ha concluso.
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