Il giorno in cui l’allenatore del LOSC si nascose nel bosco per spiare il suo avversario in Champions League

Il giorno in cui l’allenatore del LOSC si nascose nel bosco per spiare il suo avversario in Champions League
Il giorno in cui l’allenatore del LOSC si nascose nel bosco per spiare il suo avversario in Champions League
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Vent’anni fa il mondo del calcio era diverso. Le analisi video, effettuate con il binocolo, erano però già spinte all’estremo al LOSC, pronto a disputare la sua prima stagione di Champions League.

Era un tempo che chi ha meno di vent’anni non può vivere. Loro, che hanno recentemente festeggiato la vittoria del LOSC su Real Madrid e Atlético in Champions League, avrebbero sicuramente rabbrividito di piacere l’8 agosto 2001, quando i loro idoli riuscirono a far scendere in campo il grande club del Parma dallo Stadio Ennio Tardini. Questa partita, che fa parte della nostra selezione delle partite più importanti di ogni decennio, è stata recentemente recensita da Vahid Halilhodžić, allora allenatore del LOSC.

“Ricordo che molti giornali italiani ci prendevano un po’ in girospiega il tecnico 72enne, ospite prestigioso dell’unità di comunicazione del LOSC al cinema Templeuve in un format pubblicato pochi giorni prima dell’80esimo anniversario del club. Eravamo pronti fisicamente e mentalmente, con molta modestia, ma anche molta determinazione. I ragazzi volevano ottenere qualcosa. Era davvero un gruppo capace di fare grandi cose”.ricorda.

“Questa partita è uno dei momenti più importanti della mia carriera”

Quel giorno, nonostante lo squilibrio che poteva esserci sulla carta, il LOSC ha seguito il suo piano alla lettera. Una strategia messa a punto da Vahid Halilhodžić, che ha intensificato gli sforzi per contrastare al meglio le tattiche avversarie: “Sai, per preparare questa partita sono andato in Valle d’Aosta con il mio assistente Bruno Baronchelli. Sapevo che il Parma si stava preparando lì, su un terreno di montagna. Ci siamo nascosti nel bosco, anche se Bruno Baronchelli era caduto in un burrone. Si era fatto un po’ male, ma non eravamo molto lontani dalla loro terra. Eravamo nascosti e mimetizzati per non essere individuati”ammette l’allenatore del Lille.

Pochi giorni dopo, il LOSC è stato il grande vincitore. Pollicino ha sconfitto il Parma nella sua tana (0-2) grazie alle reti di Bassir e Johnny Ecker (0-2).
“Era la prima volta che lo facevamodiverte Vahid Halilhodžić. Ci siamo perfino mimetizzati. Con Bruno ne abbiamo riso sopra dopo la partita. Stavamo ridendo come matti. Così ho visto cosa aveva preparato l’allenatore e, con questo in mente, ho potuto tornare al Lille e preparare meticolosamente ogni piccolo dettaglio della nostra preparazione. E penso che all’andata abbiamo giocato una partita perfetta. »

Al ritorno, a Lille, i Mastini perdono per un gol di scarto e questo scarto minimo permette loro di qualificarsi alla Champions League. È stato un grande primo. Due anni prima il LOSC era in grande difficoltà in Ligue 2. “Non avremmo mai potuto immaginarloriconosce anche l’allenatore bosniaco. Questa partita è uno dei momenti più importanti della mia carriera. […] Sai, sono passati 22 anni e la gente mi dice ancora GRAZIE quando mi incrociano nei ristoranti. È un riconoscimento davvero…”ha concluso con le lacrime agli occhi. Vahid Halilhodžić sarà presente questa domenica per celebrare l’80esimo anniversario del LOSC e c’è ancora tempo per ringraziarlo adeguatamente.

Il grande Vahid Halilhodžić racconta

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