Un allenatore criticato
Sergei Rebrov e Domenico Tedesco hanno almeno una cosa in comune: il numero di critiche che hanno ricevuto dopo l'euro. Ma per i due la dinamica è opposta: il vento soffiava fortissimo per l'ucraino, che ha subito due sconfitte iniziali contro l'Albania 1-2 e la Repubblica Ceca 3-2. Prima che la sua squadra riprendesse la direzione giusta e finisse seconda in un girone fitto grazie alla vittoria contro la Georgia 1-0, due pareggi contro i cechi 1-1 e i georgiani 1-1 per finire con la vittoria in casa degli albanesi (1- 2). Un successo che porta il suo marchio (vedi altrove).
gabbianoCi saranno sempre critiche. Anche se giocheremo una finale europea.
“Le critiche ci saranno sempre, anche se giochiamo una finale europea”. evacuato l'allenatore. Il cui discorso contrasta con quello del suo omologo quando parla del merito che dà a questa competizione. “Ho detto spesso che la Nations League è una competizione importante che può permetterci di qualificarci ai Mondiali. In questa competizione avevamo due obiettivi. Il primo era avere la possibilità di disputare i playoff, in ottica di il Mondiale del 2026, il secondo, non meno importante, è stato vedere il lavoro dei giocatori che hanno giocato nelle giovanili. Credo che avremo raggiunto questi due obiettivi. i nuovi giocatori hanno giocato con fiducia e intensità.”
Stelle nel duro
Vedere Zinchenko e Yaremchuk segnare in Albania in questa partita decisiva per la conquista dello spareggio non deve oscurare le difficoltà che stanno attraversando due stelle ucraine. Che conservano la fiducia del proprio allenatore che all'epoca non sbagliava.
Vittima di un infortunio al polpaccio, il versatile mancino ha giocato solo cinque partite in questa stagione con l'Arsenal e non è vicino a trovare un posto da titolare, non segnando per la nazionale da più di un anno. Il secondo resta un enigma. Uno vero. Esfiltrato dal Bruges ad agosto per due milioni di euro, il centravanti è solo una terza scelta dell'Olympiacos (8 partite, 1 gol) dietro Charalampos Kostoulas e soprattutto Ayoub El Kaabi.
Se nel giugno scorso si era associato a Dovbyk in un 5-3-2 che tanto aveva fatto soffrire i Devils, da allora si è alternato nell'ala di un più classico 4-3-3 con il vecchio centravanti del Girona. sul quale la Roma ha investito 30,5 milioni per sostituire Romelu Lukaku che domenica si riunirà. In una squadra in difficoltà che avrà con Claudio Ranieri il suo terzo allenatore stagionale, Dovbyk fatica a ritrovare l'efficienza spagnola nonostante i sei gol in 15 presenze. Sempre a Girona è tornato in campo l'esterno Tsygankov. Come la sua squadra. Resta Mudryk. Se finalmente gioca al Chelsea, il giocatore ucraino più costoso della storia gioca le partite che contano meno. Dei suoi 760 minuti trascorsi in campo, solo 146 sono stati sui campi della Premier League, dove si trova alle spalle di Pedro Neto, Madueke e Sancho. Come simbolo delle sue stelle nel duro.