Venerdì la Borsa di Tokyo sale a metà sessione, sostenuta dai semiconduttori sulla scia di Wall Street, mentre bitcoin ha superato la soglia dei 99.000 dollari, un nuovo record, innescato ancora dall'”effetto Trump”.
Bitcoin alla portata di 100.000 dollari
La più grande criptovaluta per capitalizzazione ha raggiunto nuove vette durante gli scambi asiatici, superando per la prima volta la soglia dei 99.000 dollari e raggiungendo i 99.368,31 dollari intorno alle 06:20 GMT.
Aveva superato i 95.000 dollari solo il giorno prima. Dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, il valore del bitcoin è aumentato del 45%. Il nuovo eletto entrerà in carica a gennaio.
“Bitcoin ha guadagnato più di 3.000 dollari (da giovedì mattina) e si sta avvicinando al livello chiave di 100.000 dollari: un'impennata alimentata dall'informazione che Donald Trump potrebbe creare un dipartimento ufficiale responsabile delle criptovalute all'interno del suo governo”, ha osservato Kathleen Brooks, esperta di broker XTB.
“Le criptovalute sono state le maggiori beneficiarie dell'elezione di Trump: potrebbe essere lui il presidente che consentirà loro di diventare mainstream, gli americani saranno in grado di utilizzare le criptovalute per pagare le tasse? Ci sono più possibilità che ciò accada ora”, ha aggiunto.
Donald Trump ha promesso di allentare drasticamente la regolamentazione sul settore delle valute digitali e potrebbe istituire una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti, cosa che potrebbe spingere altri paesi a concedere maggiore legittimità a questa valuta virtuale.
Rimbalzo a Tokyo, semiconduttori in testa
Alla Borsa di Tokyo, l'indice di punta Nikkei è salito dello 0,96% a 38.389,20 punti, mentre l'indice più ampio Topix è salito dello 0,73% a 2.702,23 punti.
Un rimbalzo trainato dai titoli legati ai semiconduttori, sulla scia della buona performance di Wall Street del giorno prima.
“Sul mercato giapponese, che ha registrato recentemente una chiara correzione, ci aspettavamo un rinnovato appetito”, ha osservato Keita Yamaguchi di Monex Securities.
Gli investitori sono stati infine sollevati dai robusti risultati del campione americano di chip Nvidia, portabandiera dell'ascesa dell'intelligenza artificiale, anche se le sue previsioni di vendita e di calo dei margini avevano inizialmente deluso il mercato.
Dopo il crollo di giovedì, i gruppi giapponesi legati ai semiconduttori, pesi massimi del mercato azionario giapponese, sono rimbalzati intorno alle 03:30 GMT: Tokyo Electron (+2,08%), Advantest (+0,80%)…
A Taipei, il colosso dei chip più sofisticato TSMC è balzato del 2,97%.
Sul mercato dei cambi, la valuta giapponese stava ancora cercando di riprendersi rispetto al dollaro: intorno alle 03:30 GMT veniva scambiata a 154,26 yen per dollaro.
I mercati cinesi vanno in stallo, Baidu crolla
I mercati cinesi hanno perso terreno, in mercati ancora attanagliati dalla persistente cupa situazione economica della seconda economia mondiale, dal rischio di crescenti tensioni commerciali e dall’impatto incerto delle misure di ripresa di Pechino.
Intorno alle 03:30 GMT, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,29% a 19.348,36 punti. L'indice composito di Shanghai ha perso lo 0,99% a 3.336,93 punti e quello di Shenzhen ha perso lo 0,82% a 2.022,35 punti.
Il colosso cinese di Internet Baidu è crollato dell'8,59% a Hong Kong dopo aver annunciato giovedì un calo del 3% del suo fatturato trimestrale, a testimonianza del rallentamento della sua attività.
I prezzi del petrolio hanno continuato a salire nel commercio asiatico, in un contesto di persistenti tensioni geopolitiche, in particolare riguardo al conflitto ucraino.
Il prezzo del barile di Brent del Mare del Nord è salito dello 0,24% a 74,41 dollari, mentre quello del barile americano West Texas Intermediate (WTI) è salito dello 0,31% a 70,31 dollari.
AFP
