La fornitura di mine antiuomo da parte degli Stati Uniti a Kiev ha provocato la reazione delle ONG.
Per il senatore Alain Houpert queste armi sono vietate dalla Convenzione di Ottawa, che vieta queste cariche esplosive.
Abbiamo verificato le sue parole.
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Dopo aver autorizzato l’uso dei suoi missili semibalistici (nuova finestra) in Russia, Washington prevede ora di fornire mine antiuomo all’Ucraina per rafforzare la sua difesa contro l’esercito russo. Una decisione già criticata dalle Ong (nuova finestra)come la Campagna internazionale per la messa al bando delle mine terrestri (ICBL), che l’ha definita “disastroso”. Sarebbe anche illegale, secondo il senatore Alain Houpert, che ci ha contestato citando un tweet di LCI che ripete l’informazione. “La Convenzione di Ottawa, firmata nel 1997, stabilisce uno standard per il divieto totale delle mine antiuomo!”ha assicurato l’eletto della Côte-d’Or lo scorso 21 novembre, per suo conto (nuova finestra).
La Convenzione di Ottawa firmata nel 1997
La spedizione di queste armi fa parte di un nuovo pacchetto di aiuti americani da 275 milioni di dollari, che comprende munizioni e diversi tipi di equipaggiamento militare. Ricordiamo che vengono progettate mine antiuomo “esplodere a causa della presenza, vicinanza o contatto di una persona e destinato a inabilitare, ferire o uccidere una o più persone”secondo la Convenzione di Ottawa (nuova finestra). Firmato il 18 settembre 1997, riguarda “il divieto dell’uso, dello stoccaggio, della produzione e del trasferimento delle mine antiuomo e della loro distruzione”. Si punta, in sintesi, a sradicare la presenza delle mine antiuomo nei paesi in guerra o che sono stati in guerra.
I 133 Stati firmatari si sono impegnati a farlo “non utilizzare mai, in nessuna circostanza, mine antiuomo; sviluppare, produrre, altrimenti acquisire, immagazzinare, conservare o trasferire a nessuno, direttamente o indirettamente, mine antiuomo”. ma anche a “distruggere tutte le mine antiuomo” sul loro territorio.
L’onnipresenza delle mine in Ucraina
Gli Stati Uniti non hanno mai ratificato la convenzione, come si può vedere sul sito delle Nazioni Unite. (nuova finestra)che li autorizza a inviarlo in un paese estero. D’altra parte, l’Ucraina ha aderito al testo del 27 dicembre 2005 che le vieta l’uso di queste mine antiuomo e la obbliga a distruggere quelle presenti sul suo territorio. Un testo che vale sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Contro l’invasore russo, l’Ucraina intende quindi utilizzare le mine fornite dagli Stati Uniti, nonostante il diritto internazionale.
Inoltre, il paese “ha ancora scorte di mine antiuomo”, rileva il Landmine Monitor nella sua relazione annuale (nuova finestra) dal 2024, e “continua a violare l’articolo 4 del Trattato sulla messa al bando delle mine, non essendo riuscita a completare la distruzione delle proprie scorte entro i rispettivi termini di quattro anni” dopo l’entrata in vigore del testo, vale a dire “prima del 1 giugno 2010”.
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Un’onnipresenza sul territorio non priva di pericoli per la popolazione civile: nel 2023 vi sono state uccise 580 persone a causa di mine antiuomo o residui esplosivi, secondo l’Osservatorio sulle mine, rendendo l’Ucraina il quarto Paese più mortale al mondo. Si prevede che il programma di sminamento costerà più di 37 miliardi di dollari, secondo le stime della Banca Mondiale citate dalle Nazioni Unite (nuova finestra). Paradossalmente, come riportato, gli Stati Uniti sono proprio uno di quelli che hanno largamente finanziato queste operazioni Il mondo (nuova finestra)con oltre 182 milioni di dollari pagati da febbraio 2022.
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Ciò rende l’Ucraina il paese più minato al mondo con il 23% del suo territorio inquinato da mine o ordigni inesplosi, secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). L’agenzia delle Nazioni Unite sta conducendo lì una campagna di sminamento. (nuova finestra) oltre cinque anni, al fine di “affrontare la massiccia contaminazione del paese da parte di mine antiuomo, resti di munizioni a grappolo, ordigni esplosivi improvvisati e residuati bellici esplosivi”.
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