Tre palestinesi uccisi durante i raid israeliani nella Cisgiordania occupata sono stati sepolti giovedì nella città di Jenin, nel nord di questo territorio, da una folla di un centinaio di persone.
La violenza in Cisgiordania, in particolare nel nord del territorio palestinese occupato da cinquantasette anni, si è intensificata a margine della guerra a Gaza tra Israele e Hamas. Un centinaio di persone, gridando slogan e alcuni brandendo la bandiera verde di Hamas, hanno reso omaggio ai tre palestinesi uccisi, un autista di ambulanza e due combattenti del ramo militare di Hamas, le Brigate Ezzedine Al-Qassam.
L'esercito israeliano afferma che nove palestinesi sono stati uccisi in totale “negli ultimi due giorni” durante un'operazione “antiterrorismo” nella regione di Jenin. “Siamo in casa nostra e siamo presi di mira”ha indignato Mohammad Jasser, padre di Firas, l'autista dell'ambulanza ucciso. “Purtroppo non ci vedono come esseri umani. »
La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che due persone sono state uccise martedì nel campo profughi di Jenin e un'altra mercoledì nella vicina città di Kafr Dan.
