Il giornalista palestinese Iyad Alasttal è il vincitore quest’anno del premio Press Emblem Campaign (PEC) a Ginevra. Costretto a fuggire dalla guerra in corso, cinque anni fa ha lanciato “Gaza Stories” che ha prodotto più di 250 film o reportage.
In totale, più di 150 operatori dei media sono stati uccisi in un anno nei territori palestinesi o in Libano, ha ricordato mercoledì la ONG ginevrina. Il suo presidente Blaise Lempen chiede che vengano avviate indagini indipendenti su quelli che sembrano essere crimini di guerra, “in modo che non vi sia impunità” e che i responsabili siano perseguiti.
“Quando l’occupante uccide un giornalista, il suo microfono e la sua telecamera saranno portati da un altro giornalista per trasmettere il messaggio e la narrazione palestinese”, dice Alastall. Ha denunciato i divieti israeliani ai giornalisti internazionali di entrare nella Striscia di Gaza.
Lui stesso ha lavorato all’inizio della guerra per i media internazionali. Dopo cinque mesi sotto i bombardamenti, compreso uno che lo ha quasi colpito, si è rifugiato con la famiglia in Francia lo scorso febbraio. Il premio vale 5000 franchi.
/ATS
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