Martedì l’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) ha denunciato un “deterioramento”. Secondo una fonte della polizia, una trentina di manifestanti, accompagnati da trattori e cassonetti pieni di rifiuti e letame, hanno forzato la porta d'ingresso dell'OFS di Guéret (Creuse).
E' quanto dicono le immagini diffuse dal quotidiano La Montagnasi trattava di manifestanti con berretti gialli e gilet del Coordinamento rurale.
In assenza di risposte ritenute soddisfacenti da parte dello Stato, il sindacato Confédération Rurale chiede il blocco del trasporto alimentare a partire da mercoledì. Potrebbe colpire in particolare i centri d'acquisto della grande distribuzione della Charente, delle Landes o del Tarn-et-Garonne.
Sull'autostrada A9, al casello di Boulou (Pirenei Orientali), martedì gli agricoltori della Repubblica ceca hanno istituito un posto di blocco, bloccando i camion delle merci ma lasciando passare le auto, a una decina di chilometri dalla frontiera spagnola.
“Bloccheremo la A9, ma anche i depositi di carburante, i porti, i centri di acquisto. Vogliamo provocare il caos e la penuria alimentare”, assicura Serge Bousquet-Cassagne, figura di CR nel Sud-Ovest, presente a Boulou.
Sulla A9, “un fiume di frutta e verdura in arrivo dalla Spagna”, prevede “un blocco duraturo (…) per diversi giorni”.
Oggi è soprattutto il Coordinamento rurale (CR) a comandare, soprattutto nel Sud-Ovest, mentre la FNSEA ha salutato una “prima vittoria” con l'annuncio di un voto in seno all'Assemblea nazionale sul Mercosur.
Quasi un anno dopo un movimento spettacolare durato molte settimane, da domenica il mondo agricolo ha lanciato nuove azioni di malcontento. Si tratta questa volta di denunciare l'annunciata firma del trattato di libero scambio tra i paesi dell'Unione Europea e quelli del Mercosur (America Latina).