Inoltre, il 16,2% dei giovani intervistati afferma di dover far fronte a deprivazioni materialis, il 25,7% alla privazione dell'accesso alla conoscenza. Il 44,4% si considera privato di attività sportive e il 66,7% di attività culturali. Privazioni che generano “un profondo sentimento di esclusione”, nota l'inchiesta.
Riguardo alla violenza. Il 31,1% dei bambini e adolescenti intervistati ha già subito prese in giro, insulti o violenze verbali. E il 30% è già stato ferito fisicamente, colpito o ha subito contatti indesiderati da parte di altri bambini (13,1% da adulti). Infine, l'11% dichiara di essersi confrontato con forme di rifiuto sociale, caratterizzate dalla negazione del riconoscimento e dalla sensazione di non contare per la società.
Non sorprende che i bambini più colpiti siano quelli ospitati fuori dalla casa familiare, coloro che vivono nei quartieri politici della città o coloro che vivono in una famiglia monoparentale.
Cifre preoccupanti che spingono Adeline Hazan, presidente dell’Unicef Francia, a lanciare l’allarme “È urgente fare il punto sulle privazioni che soffrono questi bambini e giovani. La loro esclusione non è dovuta solo a carenze materiali: lo è anche la conseguenza di un accesso insufficiente alle opportunità di sviluppo culturali e sociali, nonché del mancato riconoscimento di cui sono vittime. »