perseguitato da Gaza, esentato dagli ultraortodossi… in Israele, la depressione dei riservisti

perseguitato da Gaza, esentato dagli ultraortodossi… in Israele, la depressione dei riservisti
perseguitato da Gaza, esentato dagli ultraortodossi… in Israele, la depressione dei riservisti
-

Il morale dei circa 300.000 riservisti dell'esercito israeliano è basso. La guerra a Gaza e in Libano continua, costringendoli a faticare a terra a rischio della propria vita per periodi sempre più lunghi.

“Così non può continuare, mia moglie non può più sopportare di crescere i nostri figli senza un padre a casa. » Questo grido del cuore, Yonatan, un israeliano che ha scontato 150 giorni come riserva dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza e in Libano, non è arrivato sui media di sinistra, ma sulle antenne di Galei Tsahal, militare radio.

Non è l’unico ad essere sull’orlo del burnout. Secondo le statistiche ufficiali, la percentuale degli israeliani che rispondono agli ordini di mobilitazione dopo aver completato 32 mesi di servizio militare obbligatorio e fino all'età di 40 anni è solo dell'80% circa. Una percentuale che può sembrare alta. Ma all’inizio della guerra, dopo l’onda d’urto provocata il 7 ottobre dello scorso anno in seguito ai massacri commessi da Hamas nel sud di Israele, questa percentuale superava il 100%, con gli israeliani che si erano offerti volontari per tornare senza essere stati chiamati a prestare servizio.

-

PREV DIRETTO. PSG-Tolosa (1-0): Paris avanti grazie a Neves, segui la partita al Parc per la 12a giornata di Ligue 1
NEXT Nazionale – Intrattabile contro Versailles, il DFCO non si ferma più