In Brasile, il Pantanal, la zona umida più grande del pianeta, situata nella zona centro-occidentale del Paese e al confine con Bolivia e Paraguay, è tormentata da incendi ancor prima dell’inizio della stagione secca. Avendo già superato il record di epidemia del mese di giugno, questo evento climatico estremo minaccia questa ecoregione dalla biodiversità eccezionale che funge da santuario nel sud dell’Amazzonia.
Dall’inizio del 2024, nel Pantanal sono stati individuati più di 2.600 focolai di incendio dall’Istituto brasiliano per la ricerca spaziale, con un incremento del 1.818% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una cifra molto più alta rispetto al 2020, l’anno peggiore mai registrato, quando quasi il 40% di questa regione è stata devastata dalle fiamme.
La stagione secca inizia solitamente nella seconda metà dell’anno. Nel 2020 il picco è stato raggiunto a settembre, con 8.106 focolai, il mese più devastante da quando l’Inpe ha iniziato a compilare questi dati nel 1998”. Tutto fa pensare che siamo di fronte ad un altro evento climatico estremo, che fa temere per il futuro del bioma nei prossimi mesi, quando la siccità avrà raggiunto il suo apice. “, ha detto all’AFP Claudio Angelo, membro del collettivo ONG dell’Osservatorio sul clima.
Uno degli ecosistemi più densi del pianeta
Meno conosciuta della foresta amazzonica, perché poco accessibile e poco visitata, questa immensa area di prati allagati e savane costituisce tuttavia uno degli ecosistemi più densi del pianeta, con un’eccezionale concentrazione di piante acquatiche e animali selvatici.
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