Fatoumatou Bah, processato per aggressione intenzionale e percosse contro una donna delle pulizie, è comparso la settimana scorsa davanti al tribunale penale di Dixinn, presieduto dal presidente Damba Oularé. Accusato di aver versato acqua calda e accoltellato Koumba Djouma Koumbassa, l’imputato, che appariva libero. Al banco dei testimoni, spiega di essere stata provocata dalla donna delle pulizie, che lavora per la sua co-moglie, ha notato sul posto Guineematin.com attraverso uno dei suoi giornalisti.
Fatoumata Bah è sotto processo per aver bruciato la governante della sua co-moglie con acqua calda e aver ferito la governante della sua co-moglie con un coltello. Atti qualificati come aggressione intenzionale e percosse, previsti e puniti dagli articoli 240 e 239 del codice penale guineano.
26 anni, residente nel quartiere di Cosa, sposata e madre di due figli, l’imputata ha ammesso i fatti a suo carico. “Stavo spazzando la casa, lei è venuta lì a sfilare. Mi sono arreso. Ha insultato. Dopo è andata a svegliare il suo capo, che è la mia co-moglie, per dire che l’avevo colpita con la scopa. Ho detto a quest’ultimo che esigo rispetto tra me e la donna delle pulizie. Koumba mi seguì nella mia stanza. Mi ha detto: “Tu, ragazzino, mi stai dicendo di rispettarti? Ha versato l’acqua che ho usato per pulire la mia stanza. Mi ha spinto e tutti i miei figli hanno pianto. Stavo uscendo a prendere del pane, ci siamo incrociati sulla porta, lei mi ha afferrato il velo. Mi ha colpito con una scopa. Eravamo separati. Sono andato a lavarmi, quando sono tornato dal bagno, l’ho sentita prendersi gioco di me, dicendo che avrebbe regolato i miei conti. Quindi le ho versato addosso dell’acqua calda. Non so come sia stata colpita dal coltello”, ha detto.
Chiamata a testimoniare, Koumba Djouma Koumbassa, anche lei residente nel quartiere di Cosa, casalinga, sposata e madre di 3 figli, darà in questo caso la sua versione dei fatti. “Il problema con lei è che se è lei a pulire la casa, non entra nessuno.” Quel giorno, appena l’ho saputo, sono andato a prendere le mie cose per la cucina. Mi ha colpito 3 volte con la scopa. Il mio capo mi ha detto di perdonare. Mi ha ferito con il coltello, mi ha versato addosso dell’acqua calda. Sono passati 2 mesi da quando è successo. Era andata al villaggio, per questo non avevo sporto denuncia per tutto questo tempo”, ha spiegato.
In questa fase il rappresentante del pubblico ministero ha chiesto alla denunciante la prova di quanto affermato. Dopo aver mostrato le foto contenute in un telefono, il magistrato ha chiesto di proseguire l’udienza in privato.
Data la delicatezza del caso, la corte ha deciso di proseguire in privato.
File da seguire!
Kadiatou Barry per Guineematin.com