Domenica Joe Biden ha inviato un messaggio autorizzando l’Ucraina a utilizzare i missili ATACMS a lungo raggio donati dagli Stati Uniti. La domanda, chiede il Corriere della Sera, A chi sta realmente inviando questo messaggio il presidente americano: a Vladimir Putin o a Donald Trump, il suo successore alla Casa Bianca?
“La decisione di Biden rappresenta un cambiamento importante nella politica americana”lo riassume New York Times. La sua scelta “divise i suoi consiglieri”precisa il quotidiano, mentre Kiev aspettava da mesi il via libera di Washington. L’arrivo di 10.000 soldati nordcoreani al fronte, “una decisione a sorpresa da parte della Russia”ha motivato il leader americano, indica il Volte.
Amministrazione del figlio “mina anche le intenzioni di Donald Trump di raggiungere un accordo di pace molto favorevole alla Russia”commenti Il mondo. “Per quello ? Se l’Ucraina riuscirà a mantenere le aree che controlla nella regione di Kursk fino al 20 gennaio, data dell’insediamento di Trump e giorno annunciato dal presidente eletto per negoziare direttamente con Putin, l’autocrate russo non potrà non mantenere il suo criterio di imponendo le ‘nuove realtà territoriali’ nate dall’invasione, perché dovrebbero includere, anche se gli dà fastidio, questa parte di Kursk come conquista ucraina”spiega il quotidiano spagnolo.
Per il Corriere della Seraricorda così Joe Biden “all’America e al mondo che per altri 63 giorni sarà lui il presidente, anche se tutti si comportano come se Trump fosse già al governo”. E indirettamente lo avverte Putin “Per 63 giorni, il comandante in capo della principale superpotenza mondiale potrà ancora fargli del male”.
L’Europa dovrebbe seguire
Dobbiamo vedere anche in questa decisione “uno schema familiare”suggerisce CNN. Gli Stati Uniti hanno impiegato mesi per accogliere le richieste ucraine per questi missili ATACMS, “Temendo un’escalation”nota il canale americano. Kiev se ne è lamentata e proprio quando l’idea era più o meno sepolta, la Casa Bianca l’ha finalmente approvata. CNN osserva che le consegne dei carri armati Abrams, degli F16 e dei lanciarazzi HIMARS hanno seguito un percorso simile.
Ma queste esitazioni successive “ha causato frustrazione a Kiev”riferisce il Washington Post. “Quando i soldati finalmente ricevono le armi o gli viene finalmente permesso di usarle, il vantaggio militare spesso diminuisce perché le condizioni sul campo di battaglia sono cambiate, portando a morti e battute d’arresto evitabili”..
Comunque, questi missili “è improbabile che alterino significativamente il conflitto”insiste Giornale di Wall Street, basandosi sulle parole dei funzionari occidentali. I russi sposteranno le loro attrezzature oltre il loro raggio d’azione di circa 300 chilometri e gli ucraini ne avranno a disposizione solo poche centinaia.
In cambio, nota il BBC, ora che gli americani hanno dato il via libera, i francesi e gli inglesi dovrebbero a loro volta lasciare che gli ucraini lancino i missili Storm Shadow sul territorio nemico. “A settembre, Vladimir Putin ha avvertito che la NATO sarebbe entrata in conflitto diretto con la Russia se l’Ucraina avesse usato missili a lungo raggio per colpire la Russia”riferiscono i media britannici. “Queste minacce saranno presto messe alla prova”.