1 Un favore all'Ucraina prima che Trump arrivi alla Casa Bianca
Se Washington in precedenza si era rifiutata di dare il via libera, per paura di un’escalation con Mosca, l’elezione di Donald Trump e il suo prossimo arrivo alla Casa Bianca hanno rimescolato le carte. Il futuro presidente degli Stati Uniti non ha nascosto le sue critiche durante la campagna per le decine di miliardi di dollari stanziati da Joe Biden per l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa nel 2022.
Mentre Donald Trump ha promesso di risolvere il conflitto “in 24 ore”, senza mai spiegare come, Kiev teme che il suo insediamento il 20 gennaio segnalerà l’indebolimento del sostegno americano.
2 Sul campo, gradito aiuto per l’Ucraina
Un annuncio che sarebbe arrivato nel momento peggiore. Sul campo, le truppe ucraine sono in difficoltà di fronte all’avanzata russa. E questa domenica, un attacco su larga scala effettuato dall'esercito russo contro le infrastrutture energetiche ucraine ha causato numerose interruzioni di corrente, costringendo le autorità a pianificare questo lunedì “misure restrittive” sul consumo di elettricità in tutto il suo territorio.
Con l’arrivo al potere di Donald Trump e l’apertura dei negoziati per un cessate il fuoco, Mosca sta lavorando duramente per conquistare alcuni territori. Con un obiettivo importante: il Donbass. L’esercito russo avanza per conquistare più terreno possibile, con i soldati ucraini che parlano di “marea umana”. Un progresso che comporta pesanti perdite umane per la Russia.
3 Per Vladimir Putin, una linea rossa
Se la possibilità di utilizzare missili americani a lungo raggio sul territorio russo era una richiesta di lunga data del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, si trattava anche di una linea rossa fissata da Vladimir Putin. “Ciò cambierebbe la natura del conflitto”, ha detto a settembre il presidente russo, per il quale questo sarebbe un segno di “un coinvolgimento diretto dei paesi della NATO nella guerra in Ucraina”, minacciando una guerra con l'Alleanza Atlantica.
Per Kiev, questa autorizzazione consentirà di prendere di mira i siti logistici dell'esercito russo e gli aeroporti da cui decollano i bombardieri di Mosca. L’attacco subito questo fine settimana, effettuato da droni e missili, avrebbe potuto essere più difficile da realizzare. Si prevede che verranno utilizzati nella regione russa di Kursk, dove le truppe nordcoreane sono arrivate per sostenere i soldati russi.