Mbappé: un malessere portato alla luce da Deschamps

Mbappé: un malessere portato alla luce da Deschamps
Mbappé: un malessere portato alla luce da Deschamps
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Alessio Poch

Giornalista

Titolare di un Master in giornalismo sportivo, mi sono innamorato del tennis fin da bambino e ho sempre amato leggere le grandi storie di questo sport. Oggi voglio raccontarli, sfruttare al massimo la mia passione ed essere il più vicino possibile agli assi del circuito.

Giovedì sera, la squadra francese non ha potuto fare di meglio che un deludente pareggio (0-0) contro Israele. I Blues vengono privati ​​del capitano Kylian Mbappé, non convocato da Didier Deschamps. Il tecnico ha preferito far riposare l’attaccante francese, consapevole dei problemi che attraversa da mesi. Mbappé in questo momento soffre di una situazione difficile e non fa più paura.

Lungi dall’essere nella forma della sua vita, Kylian Mbappe continua un lento adattamento a Real Madridil club dei suoi sogni al quale si è unito quest’estate. L’attaccante francese esce da un periodo complicato in cui è andato via PSG in conflitto, dopo 7 anni trascorsi nella capitale francese. Un disagio di Mbappe un po’ più confermato dalla sua assenza durante quest’ultimo incontro dell’anno con ilSquadra francese.

Mbappé preservato

Essendo in difficoltà da tempo, Kylian Mbappe è al centro di una grande controversia dopo la sua uscita in Svezia durante il raduno precedente. È per questo motivo che Didier Deschamps ha voluto metterlo a riposo, consapevole che quello che sta attraversando in questo momento è pesante. “Riconoscendo che Kylian Mbappé era attualmente affetto da un disturbo mentale, Didier Deschamps ci ricorda che nessun atleta di alto livello è una macchina e che le conseguenze possono essere significative” inizia Bixente Lizarazu nella sua rubrica per La squadra.

“Kylian non è più il giocatore temuto che conoscevamo una volta”

Meno a suo agio in campo a livello di club e nazionale per mesi, Kylian Mbappe deve riprendersi per riconquistare il suo status. “In realtà Kylian non è più il giocatore temuto che conoscevamo una volta, che spaventava i difensori di tutto il mondo, che sapeva essere decisivo nelle grandi partite. Non è quello che abbiamo visto nelle semifinali di Champions League contro il Dortmund con il PSG, agli Europei con la Francia o al Clasico con il Real” continua il campione del mondo 98.

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