Prima partita a Romans-sur-Isère dalla morte di Nicolas, ucciso all’uscita da una discoteca la sera di Halloween

Prima partita a Romans-sur-Isère dalla morte di Nicolas, ucciso all’uscita da una discoteca la sera di Halloween
Prima partita a Romans-sur-Isère dalla morte di Nicolas, ucciso all’uscita da una discoteca la sera di Halloween
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Noémie Loiselle // Crediti fotografici: JEAN-PHILIPPE KSIAZEK / AFP
19h43, le 16 novembre 2024

Nicolas aveva 22 anni quando fu ucciso davanti a una discoteca di Saint-Péray in Ardèche lo scorso ottobre. Questa tragedia è avvenuta quasi un anno dopo la morte di Thomas, 16 anni, ucciso durante un ballo di paese a Crépol nella Drôme, il 19 novembre 2023. Entrambi erano tesserati per lo stesso club di rugby, che giocherà la sua prima partita dalla morte di Nicolas , questa domenica, 17 novembre.

Nicolas, un giovane giocatore di rugby di 22 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco davanti a una discoteca di Saint-Péray (Ardèche) nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Domenica 17 novembre, i giocatori del suo club di rugby di Romans-sur-Isère giocheranno la loro prima partita dopo questa tragedia. Una partita che renderà omaggio anche a Thomas, che faceva parte dello stesso club. Quest’ultimo è stato pugnalato a morte quasi un anno fa durante un ballo di paese a Crépol.

Un “forte sentimento di ingiustizia e incomprensione”

Dopo la perdita di Thomas e poi quella di Nicolas, il dolore è ancora forte per il club di rugby di Romans-sur-Isère. “Ci aspettavamo di rendere omaggio a Thomas per questo anniversario, per i nostri dirigenti, per il loro staff, per i giocatori. Sappiamo che sarà ancora una volta un momento complicato”, ha detto con il cuore pesante Tristan Tardy. dal club, al microfono di Europa 1.

All’interno del club c’è profondo sgomento: “C’è un fortissimo sentimento di ingiustizia e incomprensione che regna per la maggior parte dei giocatori che non capiscono perché questo sia caduto su di lui ed è un peccato che ricada su qualcuno, ma quando accade ci colpisce, quando colpisce direttamente, è ancora più complicato conviverci”, spiega Tristan Tardy, che evoca una “inevitabilità”. “È difficile capire e assimilare per i giocatori che hanno difficoltà a rimettersi in carreggiata, e soprattutto per quelli a loro più vicini, un po’ di superficie”.

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