Perché questa cancellazione?
Roskomnadzor, l'ente regolatore russo delle comunicazioni, ha ritenuto illegale il contenuto dell'app. Traduzione: provenivano da un'organizzazione classificata come Mosca indesiderabile
all'inizio dell'anno. L'app Svoboda raccoglieva notizie locali, inclusi progetti come Siberia.Realities e North.Realities, che mettevano in evidenza argomenti delicati per il Cremlino.
Apple, fedele alla propria linea di condotta nei paesi in cui opera, si è conformata. Ciò non sorprende: in quanto azienda internazionale, deve rispettare le leggi locali, anche quando pongono seri problemi in termini di libertà di espressione.
Repressione mediatica in pieno svolgimento
Dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha intensificato il controllo sulle informazioni a disposizione della sua popolazione. Bloccati i media stranieri, vietati i social network e ora anche le app cancellate. RFE/RL non fa eccezione alla regola. Il loro sito è già inaccessibile in Russia e la loro divisione locale ha dovuto chiudere i battenti nel 2022. Questo tipo di misure non fanno altro che accentuare l’isolamento dei russi dalle informazioni non censurate.
Non è la prima volta che Apple cede alle richieste del Cremlino. Nel 2024 aveva già cancellato un centinaio di applicazioni VPN, strumenti essenziali per aggirare la censura. Dal 2022 Apple ha sospeso le vendite anche in Russia e ridotto la funzionalità del servizio Apple Pay. Sebbene queste decisioni possano sembrare logiche da un punto di vista aziendale, non piacciono ai difensori della libertà di informazione.
Un duro colpo, ma non la fine per RFE/RL
Per RFE/RL questa cancellazione rappresenta un altro duro colpo, ma non necessariamente la fine. L'app rimane disponibile al di fuori della Russia e l'organizzazione continua a distribuire i suoi contenuti su altre piattaforme. Resta da vedere se Apple, come altri giganti della tecnologia, alla fine riuscirà a tracciare il limite di fronte a questo tipo di pressione.
Tra censura statale e rispetto delle leggi locali, Apple sta navigando in acque agitate in Russia. Questa nuova repressione dimostra ancora una volta quanto i media indipendenti stiano lottando per sopravvivere in questo contesto. Vorremmo dire che la tecnologia può essere un baluardo, ma in realtà spesso sembra, purtroppo, incastrata tra due fuochi.