Maria, cronaca della carriera spezzata di Maria Schneider

Maria, cronaca della carriera spezzata di Maria Schneider
Maria, cronaca della carriera spezzata di Maria Schneider
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In MariaJessica Palud torna su uno dei più grandi scandali del cinema: la cosiddetta scena del “burro”. Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci.

Fino a che punto puoi spingerti su un set cinematografico per catturare reazioni spontanee? Molto lontano, ha detto Bernardo Bertolucci durante le riprese nel 1972 di Ultimo tango a Parigiche ha causato uno scandalo. Il regista italiano aveva così deciso di farlo non avvisare Maria Schneider (Anamaria Vartolomei, César della donna più promettente nel 2022 per L’evento di Audrey Diwan), una giovane attrice diciannovenne, che sarebbe diventata brutalmente attaccato in una delle scene del suo partner molto più anziano, il leggendario Marlon Brando (Matt Dillon), che era ben consapevole di ciò che sarebbe successo.

Come la famosa scena dello stupro, detta “del burro”ha visto la luce, cosa è successo dietro le quinte e come tutto ciò ha influito sulla carriera e sulla psiche di Maria Schneider, morta di cancro nel 2011, all’età di 58 anni, è quanto mostrato dalla regista Jessica Palud, che è stato l’assistente di Bertolucci sul set di Innocenti: i sognatorinel 2003. Lo fa in maniera abbastanza classica e senza sensazionalismi in un film biografico che mette finalmente in risalto la versione dei fatti dell’attrice. Un dramma discontinuo, un po’ diffuso, ma empatico e ben interpretato, che pone questa domanda rilevante e attuale: possiamo tollerare l’abuso (di potere) per creare arte? E che implicitamente ma chiaramente a questa domanda risponde con un “no”.

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