I lavori del processo contro Bernard Maigrot, per l’omicidio di Vanessa Lagesse, sono proseguiti questo lunedì pomeriggio, 17 giugno, alle Assise.
È proseguita l’audizione del professor Christian Doutremepuich in videoconferenza.
Il testimone ha sottolineato che la sua perizia è stata richiesta a seguito di una richiesta di assistenza giudiziaria reciproca tra i governi francese e mauriziano.
Il professore ha affermato di aver analizzato più di trenta sigilli giudiziari nell’ambito di questa indagine.
Controinterrogato da Me Gavin Glover, avvocato di Bernard Maigrot, il testimone dichiarò che sui pantaloni da lui esaminati e che erano stati messi al sicuro sul luogo della tragedia, aveva trovato il DNA di Vanessa Lagesse e quello di un’altra donna la cui identità non poteva stabilire.
Il professore sostenne di aver confrontato il DNA con i nove campioni di DNA che gli aveva inviato la polizia, ma nessuno corrispondeva al profilo trovato sui pantaloni.
Lo stesso vale per una camicetta che la vittima indossava il 10 marzo 2001 nel suo bungalow, giorno della sua morte.
L’esperto ha inoltre sostenuto che su due sigilli giudiziari, vale a dire un asciugamano e una maglietta, sono stati rinvenuti il DNA della vittima e quello di un uomo.
In entrambi i casi, non è stato in grado di stabilire l’identità di quest’uomo.
Il processo presieduto dal giudice Luchmyparsad Aujayeb proseguirà domani.
