Un giornalista slovacco ci spiega perché il Belgio fa un po’ meno paura del previsto – Tutto calcio

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Il Belgio dovrà restare molto concentrato per non ritrovarsi tra le big a mancare l’esordio a Euro 2024. La Slovacchia, infatti, arriva con fiducia.

La Slovacchia, sulla carta, è l’avversario più probabile per i Red Devils a questo Euro 2024? Questo era quello che pensavamo… ma la fiducia mostrata dai giocatori, dallo staff e anche da alcuni giornalisti slovacchi dall’inizio di questo Euro 2024 ha un po’ minato le nostre convinzioni.

Una dinamica positiva sembra infatti circondare questa selezione slovacca poco conosciuta, ma guidata con il pugno di ferro Francesco Calzona. “Con Calzona non c’è assolutamente alcun dubbio che la squadra approccia ogni partita per vincerla”, assicura. Martin Kaiglcommentatore per RTVSMedia slovacchi.

“Arriveremo a questa partita con la stessa fiducia di quando abbiamo affrontato il Portogallo, e in quelle partite non abbiamo fatto male”. La Slovacchia ha perso di poco entrambe le partite (3-2 in Portogallo, 0-1 in casa) e ha resistito molto bene, rimontando addirittura da 2-0 a 2-2.

Assenze in difesa tra i Diavoli, fonte di speranza

“Forse nessuno si aspetta che vinciamo a casa tua, ma questo non significa che ci aspettiamo di perdere”, sorride Kaigl. “Uno dei miei colleghi della televisione slovacca prevede un 1-1. Sappiamo che ci sono molti infortuni in difesa. Questo non ci rende i favoriti, ma dà speranza che qualcosa sia possibile”.



©fotonews

Soprattutto perché la Slovacchia sembra capace di alzare il proprio livello di gioco contro le grandi squadre. “Abbiamo difficoltà ad affrontare una squadra molto difensiva, che si riorganizza davanti ai suoi gol perché davanti non abbiamo grandi marcatori o talenti che possano forzare la decisione”, riconosce il nostro interlocutore.

Il Belgio dovrà diffidare del pressing slovacco

“Ma contro una squadra che fa la partita da sola, cercando di costruire, allora il nostro pressing alto e le nostre ali veloci possono rappresentare un problema, sfruttando gli spazi in contropiede”. Questo è quanto hanno descritto, quasi esattamente, Domenico Tedesco e Kevin De Bruyne nella conferenza stampa di domenica.

Naturalmente, uno dei nostri colleghi belgi ha anche sottolineato che il gioco slovacco potrebbe essere costoso, con le ali che lasciano spazi dietro la schiena. “Le nostre due partite possono rispondersi a vicenda. È vero che il Belgio spesso subisce gol per palle perse. Ma d’altra parte, sono micidiali sulle fasce e se pressiamo alto, a volte lasciamo dei veri boulevard alle spalle”, ammette Martin Kaigl .

Toccherà ai Red Devils approfittarne. Da parte slovacca poco importa: come ci conferma Kaigl, una sconfitta non significherebbe la fine delle speranze. “In questo formato, con così poche squadre eliminate, tutte le nazioni ‘piccole’ come Slovacchia, Albania, Georgia… devono puntare alla qualificazione. Noi non facciamo eccezione”.

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