Leandro Barreiro, guarito, non scenderà in campo questa sera.
Leandro Barreiro c'è, ma è seguito come la sua ombra da una logica molto professionale, quella dei grandi club che mettono i propri interessi al di sopra di tutto, compresi (e anche soprattutto) quelli di una piccolissima nazione che gioca la sua pelle e potrebbe davvero usare tutte le sue forze. L'Erpeldangeois non giocherà stasera contro la Bulgaria, ma è atteso tre giorni dopo contro l'Irlanda del Nord, sperando che il suo immenso contributo abbia ancora un significato in quel momento e che non sia troppo tardi.
Proteggono il loro investimento
Il centrocampista, reduce dall'infortunio al bicipite femorale, conta i giorni tanto quanto i suoi dirigenti, lo staff medico del Rout Léiwen e il suo allenatore. E ovviamente la logica matematica non è la stessa a 2.000 chilometri di distanza. Luc Holtz insiste da giovedì scorso che il suo recuperatore è pronto a indossare la maglia azzurra da una lunga settimana, che i tempi di guarigione e riatletizzazione sono stati rispettati scrupolosamente e che apprezzerebbe poter utilizzare il suo giocatore il più normalmente possibile.
Ma è difficile scendere a compromessi con un club che, la scorsa stagione, aveva realizzato in dieci anni una plusvalenza di 765 milioni. E che quindi vigila molto scrupolosamente anche sul più piccolo dei suoi investimenti. “Leone” è uno. Il club di Lisbona ha quindi chiesto due cose alla FLF: esentare dal gioco questa sera questo ragazzo che perde slancio dall'inizio dell'autunno e fargli fare solo un'ora al massimo lunedì.
Ciò limita molto la gestione di Luc Holtz, ma mentre le vacanze anticipate di giugno per preparare il suo arrivo in Primeira Liga avevano irritato Mondercange, Barreiro è infatti diventato uno di quei giocatori che entrano nella categoria specialissima di quelli per cui bisogna scendere a compromessi. . E non è detto che il Granducato ci guadagni: in attesa di vedere il concreto valore aggiunto sul suo rendimento a centrocampo, a beneficio di partite regolari con uno dei migliori club del continente, va sottolineato che il suo club ha un potere di fastidio che sarebbe stato ingenuo non prevedere. Lo ha già dimostrato due volte in sei mesi.
Speriamo che “Leo” non diventi un argomento di conversazione ricorrente nel 2025. E, soprattutto, che non si infortuni nuovamente con la maglia della Rout Léiwen…